VITERBO - Si tingerà di rosa il palco dell'Auditorium, domenica 3 marzo alle 17,15, con lo spettacolo di Cristina Caldani "Le donne del buonumore", tratto da Le Morbinose di Carlo Goldoni, commedia in tre atti rappresentata per la prima volta nel 1758, qui riletta dal regista Carlo Vitale coadiuvato da Giulia Oliva.
Lo piece gioca intorno al “Morbino”, espressione veneziana che significa allegria, giocondità sollazzevole, da cui è facile intuire la simpatia delle donne “Morbinose”. Ma “L’Autore a chi legge” si cimenta immediatamente a tradurre la commedia, rigorosamente in dialetto e in versi martelliani nella prosa in lingua toscana e la intitola: ”Le donne di buon umore”. E Venezia sorprenderà per l’entusiasmo con cui accoglie la nuova versione, estesa ad un pubblico più vasto in grado di godere quel certo spirito di allegria civile e onesta che diverte moltissimo e non offende, conservando tutta l’arguzia dei personaggi che popolano le calli e i campielli di una città unica e preziosa.
Un ponte che unisce il '700 di Goldoni al secolo scorso, in uno spettacolo ambientato stavolta nel 1950. Qui arrivano, vanno e viaggiano, come cavalli di una giostra, i personaggi di questa giocosa commedia sulle note di quello spirito goliardico dove per pochi giorni e solo per quei giorni si può essere “morbinosi”. Una festa durante la quale tutti i personaggi giocano con l’amore, in modo speciale le donne Morbinose, che si “svestono” e si “mascherano” al mondo maschile per perdersi e darsi al fugace momento libertino.
In scena anche Paola Gatti, Liliana Dell’Aquila, Laura Mazzon, Laura Leo, Giulia Oliva, Manuele Pica, Carlo Ettorre, Alessandro Cica, Diego Migeni.
Le musiche sono di Giuseppe Ratti, i costumi di Viviana Ginebri, la scenotecnica di Massimo Mainieri.