CARBOGNANO - Dopo i grandi successi dei due spettacoli precedenti dedicati alla commedia italiana moderna, torna al Teatro Bianconi la classica commedia napoletana di Eduardo De Filippo con uno dei suoi più grandi capolavori: “Napoli milionaria” presentata nell’occasione da una delle compagnie più acclamate e apprezzate del pubblico viterbese. Infatti protagonista sullo storico palcoscenico dei Cimini sarà (sabato 6 aprile alle ore 21 e domenica 7 aprile alle ore 17), con la regia di Carmine Ferrara e Fausto Cassi, La compagnia Partenope.
L'opera è ritenuta a tutt'oggi uno dei capolavori di Eduardo. La trama è semplice, narra la dissoluzione morale di una famiglia che nei vicoli di Napoli, durante la guerra, spinta dalla miseria si "arrangia" con la borsa nera, pur contro la volontà del capofamiglia, don Gennaro. Dopo l'arrivo degli Alleati il commercio si amplia, la ricchezza affluisce nel "basso" del vicolo, ma i milioni sono poco puliti; vengono dallo sfruttamento, dallo strozzinaggio, dalla miseria altrui e dai furti di Amedeo, il primogenito.
Frattanto don Gennaro è scomparso da casa durante un coprifuoco e non si hanno sue notizie da più di un anno. La moglie, donna Amalia, sempre più affascinata dalla ricchezza, trascura i suoi doveri di madre e Maria Rosaria, la figlia più grande, diventa accompagnatrice fissa di militari americani mentre sua sorella Rituccia, ancora bambina, si ammala gravemente. L'improvviso ritorno del capofamiglia, scampato miracolosamente alle insidie della guerra, riporterà l'equilibrio e l'onestà nella famiglia. Il lieto fine viene ad annunciare un messaggio di speranza, dopo l'infinita tristezza della storia precedente. Le amarezze, le delusioni, le miserie della guerra, il vuoto di valori, la dignità umana calpestata, la durezza di cuore, la desolazione morale di un popolo sono rappresentati con mano leggera e insinuante al tempo stesso. L'arte di Eduardo avvolge il lettore, lo porta di peso in quell'ambiente, lo fa partecipe di un mondo di egoismi e di inganni, dove vince chi è più insensibile; al tempo stesso, in quel mondo fa vivere un uomo puro di cuore, don Gennaro: era un uomo onesto prima della guerra, ma dopo le tragiche esperienze vissute in prima persona, si rivela capace di penetrare i segreti del cuore umano, ricco di una bontà rinnovata, pronto a perdonare gli errori dei familiari e a confortarli con il suo amore, che non è più quello di padre o di marito, ma è l'amore di un uomo che con il suo bagaglio di saggezza e di generosità vuole contrastare i sacrilegi della guerra.
Napoli milionaria! fu scritta nei primi mesi del 1945 e fu rappresentata al San Carlo il 25 marzo dello stesso anno. E' questo un periodo molto particolare per la città; c’è ancora la guerra (Napoli era stata liberata dall'occupazione tedesca nel settembre 1943), e la città vive di contrabbando, incentivato dallo stesso comportamento dei soldati americani. In questo contesto storico la commedia viene rappresentata per la prima volta al San Carlo, la guerra non è finita (come ripete più volte il protagonista) e, pertanto, come Eduardo racconterà in seguito, il pubblico segue con tale partecipazione la rappresentazione che alla fine vi sono tantissimi applausi, ma anche tanti pianti e tante lacrime. Napoli milionaria! ebbe poi una sua rappresentazione cinematografica nel 1950 a cura dello stesso Eduardo, con la partecipazione di un grande Totò e successivamente è stata rappresentata in molti Paesi in tutto il mondo, finanche in Giappone. Nel 1977 grazie a Nino Rota che ne firmò le musiche, se ne produsse anche una versione lirica con il libretto adattato dallo stesso Eduardo. Famose sono molte scene soprattutto della versione cinematografica alla quale parteciparono alcuni tra i più grandi attori del periodo: indelebile la scena in cui Totò si finge morto per nascondere sotto il suo catafalco la merce di contrabbando, e particolarmente toccante la scena finale con la famosa battuta divenuta ormai un modo di dire diffusissimo: "Adda passà 'a nuttata".
La compagnia Partenope nasce a Canale Monterano nel 2003 e raccoglie molti attori di origine napoletana che si sono ritrovati attorno al Direttore Artistico Carmine Ferrara, anch’esso campano, e al suo progetto teatrale incentrato sulle opere e la figura di Eduardo De Filippo di cui la compagnia ha portato in scena numerosi capolavori ottenendo riconoscimenti e apprezzamenti dal pubblico di tutta Italia per l’accuratezza delle produzioni e la qualità artistica dei protagonisti, capaci di rendere in lingua “madre”, tutte le sfumature comiche e drammatiche tipiche del teatro Eduardiano.
Insomma la commedia è indubbiamente un altro appuntamento con il divertimento e la riflessione, uno di quegli spettacoli che volano via senza accorgersene, e che alla fine lascia nell’animo del pubblico un caldo tepore di idee, pensieri e risate mai vuote e fini a se stesse. Un altro imperdibile appuntamento del grande cartellone del Teatro Bianconi pensato e programmato da chi il teatro lo vive come passione vera.
Per informazioni e prenotazioni si può consultare il sito internet www.teatrobianconi.it o telefonare al 0761613695.