VITERBO – Seconda intervista verso le amministrative: a rispondere alle nostre domande sul settore culturale e sui progetti realizzabili in città è Gianmaria Santucci, assessore provinciale, candidato per la lista civica FondAzione per Santucci sindaco.
Assessore provinciale, in politica da anni, cosa l’ha spinta alla candidatura in prima persona?
“La richiesta di tanta gente, in solo 24 ore sono state raccolte mille adesioni, che hanno dimostrato consenso sulla mia persona. Rifiutare anche stavolta, come ho fatto da tanti anni, sembrava un atto di sfiducia nei confronti di chi me lo ha chiesto”.
Da alcuni mesi ha attivato FondAzione, un’associazione che opera soprattutto nel settore culturale. Quali progetti sono esportabili all’amministrazione?
“Vogliano fare solo progetti esportabili. Un esempio è il tour virtuale sui cartelli turistici, il primo lo abbiamo realizzato per la cattedrale, e lo abbiamo regalato alla Curia.
Se amministreremo la città li realizzeremo per tutti i monumenti, in collaborazione con le Guide turistiche e dando al possibilità ai tutti i siti internet che lo vorranno di usufruire del servizio, mettendolo a disposizione dei propri navigatori. Come FondAzione siamo vicino alla città con azioni reali: giusto per fare un esempio abbiamo fornito patrocinio legale gratuito alle aziende che hanno dovuto attrezzarsi con i dearsenificatori, spendendo di tasca propria. Il 22 maggio c’è la prima udienza, davanti al Giudice di pace di Viterbo, in cui chiamiamo in causa il ministero dell’ambiente”.
Come giudica il fermento culturale della città?
“C’è fermento culturale in città? A me non sembra! Vedo solo ambizione, che negli ultimi dieci anni non è cambiata. Secondo il nostro punto di vista la cultura è produzione, teatrale, cinematografica, di spettacoli, un luogo che per il suo fermento dovrebbe essere conosciuto in tutta Italia. Il resto, quello che accade ora in tutte le amministrazioni, non solo qui, sono eventi che si acquistano, tutti sono capaci ad acquistare un pacchetto, ogni Comune può farlo e tutto si uniforma. Noi faremo produzione”.
Un messaggio da lasciare agli elettori:
“Il mondo cambia e Viterbo non reagisce, va guidato il cambiamento. Finora c’è stata confusione e spontaneismo, dal funerale della cultura e tentativi di reazione singoli, ma questo non basta. L’amministrazione deve creare il giusto stato d’animo”.
Teresa Pierini