VITERBO - Tutto pronto per il debutto de ‘La Serva Padrona’ a Senza Caffeina. Questa sera martedì 2 luglio lo spettacolo, prodotto da Funamboli, va in scena presso il cortile dell’Abate (Via San Pietro). Appuntamento alle ore 21 con due bauli, una tela, tre maschere (Pantalone, Ricciolina serva astuta ed Arlecchino) e un canovaccio che narra di una giovane serva che ambisce a sposare Pantalone per mutare il suo stato in quello di padrona.
Abbiamo incontrato Sante Paolacci, attore dello spettacolo e presidente dell’associazione Funamboli.
Come nasce questa idea di portare in scena un pezzo della Commedia dell’Arte?
L’inverno scorso aprendo l’armadio ho tirato fuori il costume di Arlecchino che mi cucì mia nonna ai tempi in cui frequentavo il Conservatorio Teatrale. Da lì mi è tornata la voglia di tornare a fare questo personaggio. Un servo, uno “zanni”, al quale sono molto affezionato ma che non ho mai avuto l’occasione di affrontare approfonditamente come quest’anno con ‘La Serva Padrona’.
Subito dopo ho pensato alla “squadra” artistica: Vincenzo De Luca, senza di lui mi sento un attore a metà; e Stefania Aluzzi, un’attrice con tanta esperienza e talento. Per La regia un maestro come Luca Negroni.
Come vi siete preparati a questo debutto?
Abbiamo lavorato con molta disciplina, come si lavora nel teatro fatto da professionisti. Tre settimane. Qualche giorno di “tavolino”, ovvero di lettura del copione per capire trama e personaggi da affrontare e poi siamo “andati in piedi”, con un piano di lavoro da seguire dettagliato (che abbiamo rispettato perfettamente) fatto dal regista. Il tutto condito con improvvisazioni e ovviamente risate.
A chi si rivolge ‘La Serva Padrona’?
Ci rivolgiamo a tutti. Questo è uno spettacolo di commedia dell’arte ovvero un genere di teatro universale, con i personaggi classici come Arlecchino, Pantalone e la Serva. Una trama semplice, presa in prestito da un intermezzo buffo di Giovan Battista Pergolesi, che a noi è servita come pretesto per dare vita ai lazzi comici tipici di questo stile.
Per Funamboli una riconferma sul palco di Senza Caffeina.
Torniamo a Senza Caffeina perché è un contesto ideale per i bambini e perfetto per “testare” i nostri sforzi. Una programmazione, quella di Senza Caffeina, di qualità (rara nel teatro ragazzi. Spesso confuso con l’animazione per bambini) e attenta a proporre spettacoli divertenti ma con dietro sempre un insegnamento preciso.