Una grande festa di musica e armonia nel nome di Francesco Maria Ruspoli

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La quinta edizione si è svolta domenica e ha dimostrato come la manifestazione stia avendo sempre maggiore interesse e si avvicini alla consacrazione che merita. L’edizione 2013 era dedicata al canto, con la consueta parte musicologica, che si svolgeva per il quarto anno consecutivo. Per questa sezione, più scientifica, la giuria diretta da Giorgio Monari e composta da Dinko Fabris e Manuel Carlos De Brito ha deciso di premiare il lavoro di Peter Poulos, musicista americano, autore di un lavoro sul compositore genovese Simone Molinaro. Lo studioso, proveniente dall’Ohio, ha analizzato dei madrigali che si pensava andati perduti, di cui non esistevano esecuzioni, rintracciando un testo di una biblioteca, tracce che lo hanno poi portato a Roma.

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Davanti a numerosi studiosi del settore e ad appartenenti della famiglia Ruspoli, tra questi il discendente Francesco Maria, Patrizia, Claudia, per una volta al fianco della sorella Giada, e dopo il pranzo offerto al castello, la musica è diventata l’assoluta protagonista della giornata, con il concerto del vincitore, Aurelio Schiavoni, accompagnato al clavicembalo dall’eccellente Matteo Messori.

“Sono molto felice della crescita di questo premio – ha sottolineato Giada Ruspoli prima di lasciare spazio a premiazioni e musica -, grazie a tutti per il gran lavoro che viene fatto, alle autorità presenti, agli studiosi, che lo rendono così importante”. Ringraziamenti anche dal professor Monari, che ha proclamato in vincitore in lingua inglese. “Mi sono avvicinato alla musica come artista – ha poi precisato Peter – e poi ho iniziato a studiarla, appassionandomi sempre di più alle composizioni di Molinaro, a cui ho dedicato praticamente la mia vita, studiano nel dettaglio tutta la sua opera”.

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La sezione canto è stata poi illustrata dal presidente della giuria, Sergio Vartolo, del conservatorio di Mantova. Con lui altri importanti personaggi del mondo della musica: Gloria Banditelli, Jill Feldman, Bjorn Ross e Antonio Florio. Vartolo, giocando con le lingue e raccontando il concorso passando dall’inglese al francese, passando dal portoghese, ha ricordato la grande difficoltà nel valutare i concorrenti, tutti di grande livello. Un riconoscimento che accresce il valore del vincitore, a cui è stato consegnato il premio, seguito dal concerto del giovane controtenore, che ha allietato i presenti con arie e cantate di Monteverdi, Haendel, Scarlatti, Bononcini e Lulier, di cui si è potuta ascoltare la prima esecuzione moderna di "Non più ferite, Amore!", brano riscoperto grazie al lavoro di ricerca svolto da Chiara Pelliccia, vincitrice del premio Ruspoli, sezione musicologia del 2011. Schiavoni ha mostrato un’ottima capacità interpretativa, fondamentale nelle esecuzioni della musica classica in forma di concerto, e una grande qualità tecnica in un ruolo lirico tra i più difficili, come quello del controtenore. A sorpresa si sono esibiti anche i cinque finalisti con un simpatico omaggio sulle note di Bach, e giocando con le parole hanno cantato un’ode di ringraziamento a tutta la famiglia Ruspoli.

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Teresa Pierini

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