VITERBO - Samuel Finzi conquista dieci minuti di applausi nella seconda tappa viterbese del Festival di drammaturgia contemporanea Quartieri dell’Arte. ‘Considera l’aragosta’, spettacolo andato in scena nella serata di lunedì, convince per forza espressiva e profondità del testo, tratto dalla letteratura del genio americano David Foster Wallace, il pubblico. Tutto esaurito nella suggestiva location della Sala del Consiglio di Palazzo dei Priori.
Prossimo appuntamento a Viterbo è all’auditorium dell’Unitus a Santa Maria in Gradi con l’attesissimo ‘Lo Sfascio’ di Gianni Clementi. Arrivano due nomi molto amati dal grande pubblico: Nicolas Vaporidis e Augusto Fornari. Primo Reggiani, annunciato nel cast, non sarà purtroppo presente perché ha deciso di uscire dalla produzione dopo la recente scomparsa del padre. Grande attesa dunque per l’arrivo di questo spettacolo, in cartellone per domenica 27 ottobre alle 21. La regia è affidata a Gianni Clementi e Saverio Di Biagio, produzione Nutrimenti Terrestri-Mind Production.
Siamo negli anni ’70, in piena strategia terrorista. Fosco, 40enne titolare di uno sfasciacarrozze (lo sfascio) e con precedenti penali alle spalle, è un amante della bella vita e non perde occasione per tradire sua moglie Katia, in avventure occasionali. E’ anche un giocatore incallito di carte e, insieme all’amico poliziotto Ugo, assiduo frequentatore di bische clandestine. Manlio, 25enne fratello di Fosco e afflitto da un serio handicap mentale, lavora allo sfascio ed è immerso nel suo mondo, composto disordinatamente da immagini di calendari sexy, gomme da masticare e giochi infantili. Frequentatore abituale dello sfascio è Luciano, detto Diecilire, un piccolo truffatore costantemente in cerca di soldi. Una grave perdita al gioco vede vittima Ugo il poliziotto, il quale decide di compiere una rapina e obbliga Fosco a rendersi suo complice. Anche Diecilire partecipa alla rapina, in qualità di autista. La rapina a una gioielleria si conclude con successo, ma come spesso accade una fortuita coincidenza spariglia le carte in tavola.
Lo sfascio è un titolo non casuale, avendo in sé la doppia valenza di luogo di rottamazione fisica ma soprattutto morale. Un po’ quello che è successo nel nostro meraviglioso Paese. Il successo facile, il degrado morale, la corruzione, la volgarità, il ritorno al cliché della donna oggetto. Questi sono stati i modelli di comportamento che negli anni hanno mutato geneticamente i nostri cervelli. Fortunatamente ci sarà sempre il lamento di un bambino appena nato a donarci una speranza.
Per i biglietti è possibile rivolgersi presso Underground (via della Palazzina, Viterbo), Promo Tuscia (via Ascenzi, Viterbo) oppure è possibile prenotarli scrivendo all'indirizzo email:
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