VITERBO - Li abbiamo conosciuti qualche mese fa, quattro ragazzi, di cui due viterbesi, lanciati nel mondo della produzione televisiva digitale. Stiamo parlando della U.I. Pictures, giovane e irriverente società di produzione cinematografica indipendente che ha prodotto la serie "San Valentino in guerra e in amor". Due settimane di riprese, l’ultimo ciak è stato battuto il 26 ottobre, e da oggi 4 novembre al via la fase di post produzione, da cui scaturirà la seconda e terza stagione della serie nata come prodotto telematico e finita in onda sulla piattaforma Sky.
"Quelle appena trascorse sono state due settimane intese – dice Sebastiano Serino, regista della serie e socio di U.I. Pictures, – ma ce l’abbiamo fatta alla grande grazie a una troupe formidabile che ha lavorato sempre con il sorriso. Crediamo che San Valentino possa appassionare un vasto pubblico: non si tratta infatti della solita storia romantica ma di una vera e propria commedia dissacrante sull’amore".
"In questa seconda e terza stagione il cast si è arricchito e il prodotto, grazie ad un accresciuto investimento, è di qualità molto superiore rispetto alle prime puntate (che stanno andando già in onda su Sky, ndr)" afferma Roberto Tesoriere, amministratore della società.
"L’anima di U.I. Pictures non è stata tradita: la media dei ragazzi della troupe non supera i 25 anni d’età. Speriamo che questa serie sia solo l’inizio di una lunga carriera. Credo che, puntando sulla concretezza e sulla passione che ci hanno accompagnato in queste settimane, dimostreremo che anche in Italia i giovani possono ambire a realizzare i propri sogni" conclude Mattia Marcucci, organizzatore di produzione e COO (Chief Operating Officer) di U.I. Pictures.
Le puntate della seconda stagione andranno in onda a inizio 2014 su La Sposa TV, canale 425 di Sky.
Intervista a Mattia Marcucci, uno dei due ragazzi viterbesi, organizzatore di produzione e COO di U.I. Pictures.
Qual è il bilancio di queste due settimane di riprese?
"Il bilancio è molto positivo. Siamo stati una troupe affiatata, quasi una grande famiglia, e questo è l’importante. Siamo tutti giovani e abbiamo tutto da dimostrare. Le riprese sono andate bene. Non ci aspettavamo di realizzare un prodotto di qualità con questo budget, ma grazie soprattutto ai fantastici ragazzi della troupe siamo riusciti, nel nostro piccolo, a fare qualcosa di importante. Ci sono sempre più casi come il nostro in Italia e ciò significa che questo Paese sta cambiando. Dalla crisi nasca sempre qualcosa di buono. Noi non siamo nessuno per cambiare le cose ma ci impegneremo al massimo per appoggiare ogni giovane e talentuoso ragazzo che meriti un’opportunità. Un grazie e un in bocca al lupo a La Sposa TV che ha puntato su di noi".
Organizzare due stagioni in una sola tornata di riprese con questa velocità pare incredibile. Qual è stato il segreto nell’organizzazione dei lavori?
"L’organizzazione non è stata facile. È una serie low budget e dovevamo venire incontro alle esigenze di tutti. Eravamo circa trenta e coordinare gli orari è stata un’impresa ma tutti si sono dimostrati grandissimi professionisti: solo con la collaborazione di ognuno siamo riusciti a fare quest’impresa che sembrava irrealizzabile fino a tre giorni dall’inizio delle riprese. Ma c’era anche un’altra difficoltà: avendone già girato la prima serie dovevamo tener conto di tutti i raccordi delle location, dei bisogni della troupe e del look dei personaggi che dopo un anno erano cambiati. Per fortuna avevamo delle costumiste (Amina Lombroni e Marta Malatesta), una scenografa (Sabina Angeloni) e una segretaria di edizione (Valentina Dragotta) validissime che hanno saputo, per quanto possibile, riprodurre gli stessi ambienti. Vorrei fare un ringraziamento speciale al regista e sceneggiatore, Sebastiano Serino, che è riuscito a dirigere un’orchestra con una lucidità e una verve artistica che ne sottolinea il talento nonostante la sua giovane età. Un plauso anche al reparto fotografia guidato da Giuseppe Pignone affiancato da Lorenzo Catenacci e Diego Lombroni, tutti professionisti del settore, che si sono rimessi in gioco con un’attrezzatura non consona al loro livello riuscendo a tirarne fuori una qualità eccellente. Ringrazio anche il reparto fonico guidato dall’amico e insegnante di fonia Daniele Fini e supportato da Mattia Scerbo e Mauro Franco, che ha fatto un lavoro impeccabile portando a più riprese il buon umore nella troupe. Ringrazio anche Micol Bartolucci, insegnante di trucco in una delle migliori accademie romane, che si è messa a disposizione del progetto. Speciali ringraziamenti anche ai miei compagni di viaggio in primis Ramona Callai, una grandissima segretaria di produzione, e ai miei soci Roberto Tesoriere e Andreas Fumiento che hanno ricoperto davvero qualsiasi ruolo vagante all’interno del set passando da cuochi ad attori. Infine il cast. C’erano quattro new entry rispetto a quello della prima stagione: Paolo alias Emanuele Guzzardi, Francesca alias Giulia Zadra, Superman alias Pietro Raimondo, Helda alias Helda Tassi e i vecchi protagonisti della prima stagione Simone Balletti (Carlo); Laura Proscio (Alessia); Valeria de Marchi (Flavia); Pietro Turano (Claudio); Marta Federici (Enrica); Alice Viglioglia (Greta)e infine Roberto Tesoriere (Bob).
Oltre che organizzatore di produzione, sei anche tu un attore della prima serie. Com’è Barba, il tuo personaggio?
"Barba è il 'consigliere' e miglior amico di Carlo, il protagonista della serie. Ha uno spirito molto protettivo nei confronti dei suoi amici e parenti, crede di avere la verità in tasca e pur di fare quello che per lui è il loro bene arriva pure a sconvolgergli la vita! Ha una personalità forte ed è dotato di grande carisma: tutte doti che lo rendono un leader per gli amici. Ha poi un certo successo col gentil sesso, ma mai si imbarcherebbe in una storia che potrebbe finire nel matrimonio! È questo quello che lui non vuole per Carlo. Non si rende conto che la vita dell’amico non è la sua e convince Carlo a fare ciò che farebbe lui. Sarà proprio Barba, infatti, che organizzerà il piano per mollare Alessia. Un piano che non si rivelerà riuscitissimo…".
Questa serie ha un nuovo cast, un nuovo direttore della fotografia e un nuovo fonico: una rivoluzione rispetto alla serie precedente. Qual è stato il cambiamento in termini di prodotto finale?
"La prima stagione era stata realizzata da 5 persone di troupe di cui due combaciavano con gli attori, completamente senza budget e quasi interamente girata di notte o negli intervalli di pausa fra i vari lavori di ognuno. È stato bellissimo girarla e credo che sia stato un esempio di enorme passione per questo lavoro. Ma c’erano anche forti limitazioni a livello tecnico. Ora, ovviamente, avendo a disposizione una troupe di circa 20 persone più 10 di cast è stato più complesso organizzare il tutto ma qualitativamente un grandissimo passo in avanti. Si può sempre migliorare ma siamo molto soddisfatti del risultato finale. Ovviamente staremo a vedere il montaggio e la post produzione. Poi, e non è cosa da poco, siamo stati molto fortunati da un altro punto di vista: quello della disponibilità e apertura da parte di quasi tutti gli esercizi commerciali a cui abbiamo chiesto un aiuto o una partnership, segno che magari anche le attività si stanno accorgendo che delle tipologie di pubblicità, anche alternative, possono aiutare".
In concreto le nuove attrezzature cosa vi hanno permesso di fare?
"Avevamo l’attrezzatura audio adeguata, una scenografia e dei costumi curati, potevamo permetterci di fare anche campi larghi e non solo primi piani – limitazione che nella prima stagione era dovuta principalmente alla mancanza di materiale audio e poi all’impossibilità di illuminare grandi spazi. Questa volta siamo riusciti ad illuminare un palazzo! –. Ci saranno anche dei piccoli effetti speciali perché la troupe si è arricchita di un reparto di visual effect. Poi la serie ha avuto una mano in più perché la sigla, la locandina e il logo è stata realizzata da Andrea Magno, socio di U.I. Pictures e creatore di tutto il materiale grafico della campagna pubblicitaria italiana di Free Birds, a breve in quasi tutti i cinema d’Italia".
Quali sono le novità di queste due nuove stagioni? Si può rivelare qualche sorpresa?
"La seconda stagione è una rivisitazione della prima cambiando punto di vista. Verranno presentati 4 nuovi personaggi e attraverso questi si sveleranno delle dinamiche di trama che nella prima stagione erano rimasti in sospeso. La terza stagione riprende da dove ci eravamo lasciati sia nella prima che nella seconda stagione quando Carlo e Alessia decidono di stare insieme. La particolarità della seconda è che temporalmente ciascuna puntata seguirà precisamente ciò che è accaduto nella stessa puntata della prima stagione. È stata una bella fatica soprattutto per ricollegare tutti gli avvenimenti, i vestiti e le location! Ci sembrava un’impresa ma alla fine spero che il risultato appassionerà i fan. Infine la seconda e la terza stagione hanno un più ampio target e respiro rispetto alla prima e possono essere viste da qualsiasi fascia di età (la prima era stata trasmessa in seconda serata mentre la seconda e la terza troveranno spazio anche in prima)".
C’è qualche episodio, particolarmente divertente, accaduto dietro le quinte del set?
"Un momento molto simpatico è stato quando Superman si è presentato in piazza Bologna e un bambino ha voluto fare una foto con lui confidando all’eroe che a casa aveva indosso la maglietta con la famosa 'S'. Fare una foto con lui era un sogno che si avverava. Un altro momento divertente è accaduto quando abbiamo buttato un manichino dal secondo piano di un palazzo e una signora è passata chiedendoci se non ci vergognavamo di uccidere la gente: abbiamo passato mezz’ora a spiegarle che era un pupazzo. Un’altra, infine, è quando l’ultimo giorno di riprese ci siamo 'mangiati' la scenografia. Casualmente infatti il set era quello di una festa. Dopo l’ultimo ciak tuttala troupe si è tuffata a mangiare tutto quel bel po’ di cose che stavano lì ad aspettarci da tre ore! Abbiamo incontrato una grande disponibilità e apertura da parte di quasi tutti gli esercizi commerciali a cui abbiamo chiesto un aiuto o una partnership, segno che magari anche le attività si stanno accorgendo che delle tipologie di pubblicità, anche alternative, possono aiutare".