VITERBO - Miracoli da Befana: la manifestazione vista come fumo agli occhi dall’assessore Barelli e dal suo padre putativo Filippo Rossi, improvvisamente diventa veicolo turistico, promozione e benessere per la città. Merito di una ipervisibilità dovuta ad un articolo su Repubblica, o forse dall’impatto mediatico che avrà con la diretta di mamma Rai del 6 gennaio, oppure di una prima importante tirata d’orecchie da parte del sindaco Michelini, Non è dato sapere, quello che conta è che per il bene di tutti è stata sepolta la “scopa di guerra” e la conferenza stampa è stato un susseguirsi di sorrisi e complimenti. Viva la Befana, appunto, ma viva soprattutto a Luciano Barozzi, a Fosca Tasciotti e alle centinaia di signore del centro sociale polivalente Pilastro che ci hanno comunque creduto fino in fondo.
E’ tutto pronto quindi per domani, 5 gennaio, e per la tredicesima volta si vedrà partire dalla storica “mossa” di San Sisto, tradizionalmente dedicata alla Macchina di Santa Rosa, e al grido “accapezzate il cappello”, altro retaggio proveniente dal 3 settembre, la calza più lunga del mondo. Poco conta che non sia omologata, sempre perché per essere presente sul Guinness il manufatto deve essere proporzionato, quello che conta e che vale è la gioia, il divertimento e lo stupore che si legge negli occhi dei bambini che seguono tutto il percorso fino all’arrivo del Pilastro.
“Grazie al supporto del Comune e di Confartigianato che da sempre è vicino - ha sottolineato il presidente Luciano Barozzi - come sempre un grande successo, tante befane, giovani e non, non solo Viterbo, ma Roma, Canino, Capranica. Quest’anno verrà un gruppo di turisti da Arezzo che la mattina visiterà la città e l’esposizione di Sebastiano del Piombo e nel pomeriggio assisterà al passaggio della calza“.
Gli orari: dalle 14.30 è previsto il raduno con banda e le majorettes di Vitorchiano, mentre il montaggio della calza inizierà alle 13 come sempre con l'aiuto dei vigili del fuoco, e seguiranno il gruppo anche il 6 a Roma, per lo spettacolo in via Teulada. La partenza della calza sarà leggermente anticipata, alle 15.15, scortata da due moto della polizia locale per evitare problemi. Centocinquanta befane faranno da scorsa al serpentone della cinquecento, come sempre concesse dal 500 Club Tuscia, che porteranno la calza sul tettuccio fino al Sacrario, con una sosta in piazza del Plebiscito. Dalla salita di via Cairoli la novità: come già provato lo scorso anno, per evitare il surriscaldamento delle auto, la calza sarà portata a mano, stavolta fino all’arrivo, che è previsto non al centro sociale ma sul sacrato parrocchiale del sacro cuore al Pilastro.
“Questa novità è necessaria per sistemare subito la calza - ha sottolineato Barozzi, - e subito le befane sarte si metteranno al lavoro per affrontare al meglio la diretta rai del giorno seguente. Anche quest’anno pensiamo agli altri, il ricavato delle calze di dolcetti che saranno vendute sarà utilizzato per delle adozioni a distanza. Lo scorso anno abbiamo aiutato i missionari del Murialdo, e padre Giuseppe ci ha ringraziato con una lettera, dove ha sottolineato come ’la calza e lunga quanto il mondo se il vostro gesto arriva fino a noi‘. Ancora una volta non abbiamo la certificazione, ma conta la solidarietà. Se dall’8 gennaio in poi lavoriamo sulla modulazione e sulle proporzioni della calza, nel 2015 potremmo puntare al primato mondiale del guinness“.
La diretta Rai è in programma poi per il 6, durante il programma I fatti vostri con Magalli; gli studi saranno raggiunti da una carovana con 3 pullman, 15 auto 500, 11 bambini che porteranno lo striscione e le befane. “Quest'anno l'invito della Rai e'stato molto pressante - ha concluso il presidente del centro sociale Pilastro - la nostra performance viene considerata il gran finale de I fatti vostri, con 10-12 minuti di presenza garantita, un grande successo, con un ritorno mediatico per la città e per il comitato organizzatore“.
Soddisfazione per l’amministrazione: “Mi piace sottolineare la non scontatezza di questa iniziativa - ha precisato l’assessore Fersini, che accompagnerà il gruppo a Roma - in una società che tende all'individualismo, è bella la rete che create, un motivo di vanto per la crescita sociale della nostra città. La calza sta contaminando il territorio intorno, che invece di difendersi si apre e partecipa, tanti aderiscono pur non essendo della città. E poi il lato benefico, un evento che dona a chi ha bisogno ci dice che stiamo lavorando per il bene“. Sulla stessa linea Barelli, che promette aiuto per il futuro: “Sottolineo l'aspetto della solidarietà, la grande valenza che viene data insieme alle altre iniziative della città, primo tra tutti Sebastiano del Piombo. lavoreremo col massimo impegno anche per il futuro“.
La parola è poi passata alla “capa-befana”, Fosca Mauri Tasciotti: “Rappresento le mie amiche befane, tante donne, con nuove leve giovani, anche da fuori, che vengono anche con le famiglie, momento utile alla promozione. Ancora una volta col nostro piccolo lavoro portiamo orgoglio alla città e all'amministrazione. Per voi sarà la prima volta e potrete vedere l'emozione e lo stupore tra i bambini, gli si legge negli occhi, a loro riportiamo la favola e la magia, sarà un attimo, ma è un attimo importante. Pace e giustizia, come ha detto Papa Francesco, da portare nelle famiglie, noi porteremo questo nella calza insieme alla solidarietà, da trasferire nelle nostre case“.
Con il centro sociale è sempre presente Avis e Admo, ricordato da Paola Massarelli, con tanto di scopa in spalla: “Ricorderemo chi è in ospedale in attesa di un trapianto o di una trasfusione, pensiamo a loro, spesso basta un gesto“.
Per Confartigianato interviene il direttore De Simone: “Ringrazio la nostra vicepresidente, qui in veste di Befana, auguri alle voi che rendete questo possibile, che regalate sorrisi e caramelle. La presenza di Fosca ci rende sempre uniti come Confartigianato, è il sesto anno che partecipiamo, con un impegno economico condiviso dai nostri iscritti, che sono lieti di esserci”.
Saluti finale dal padrone di casa, il sindaco Michelini: “Questo accapezzate il cappello sa di contagio con la Macchina di Santa Rosa, appena riconosciuta dall'Unesco, un contagio positivo. Quando le cose partono dal basso, dalle persone, e non dal Comune, forse sono le più spontanee e più belle. Quando le associazioni partecipano arriva il senso delle persone. Voi siete i garanti di questa spontaneità, poi aiutando gli altri ci si diverte di più. Come primo cittadino vi ringrazio e ricordo l'esposizione di Sebastiano del Piombo, li metto in parallelo con voi. Vogliamo che questa città metta in luce e rappresenta le cose più belle, culturali ma anche di folclore. Grazie a questo stiamo intercettando dei flussi che passano per questa città, se vogliamo aiutare le nuove generazioni dobbiamo intercettare questi flussi. Dobbiamo essere si localisti, attaccati alla città e alle nostre manifestazioni, ma essere in grado di trasmetterlo agli altri. dobbiamo fare iniziative che facciano viaggiare questo senso di territorio e comunità, l'appartenenza al territorio da futuro”.
In chiusura, come da tradizione, la "befana" Rosanna De Marchi ha declamato una sua poesia dedicata alla manifestazione (questo pomeriggio la scrittrice e poetesse riceverà il premio Maestro Fardo per la sua attività di ricerca sulla storia della città).
L’appuntamento per la festa è domani, 5 gennaio per il centro della città e il 6, davanti alla Tv, per i saluti finali de I Fatti vostri.
Teresa Pierini