Il primo punto del programma di Bracconeri: la difesa dei deboli

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Sono tante le cose che stanno a cuore a Fabrizio, ma il primo punto che presenta agli elettori è quello che lo colpisce maggiormente: la disabilità, per conoscenza strettamente personale. Aiutare i deboli e gli indifesi e dare uno Stato sociale più giusto, partendo dalle linee guida che vengono scritte in Europa, è il suo primo impegno con gli elettori.

“Ho deciso di impegnarmi in questa campagna elettorale per le Europee con Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale – sottolinea Bracconeri - mettendo a disposizione il mio volto, soprattutto per combattere quelle battaglie sociali che sono necessarie ai più deboli. I miei punti programmatici girano tutti intorno al cittadino, che deve essere tutelato.

Penso a chi ha bisogno, agli anziani, ai disabili, a chi per vivere decorosamente ha necessità di essere assistito. É evidente che non basta la pensione di accompagnamento, che copre al massimo la metà del costo di un assistente domiciliare. Una famiglia che deve assistere un figlio disabile o un genitore non più autosufficiente sa già, sulla propria pelle, che non bastano mai i soldi, non solo per l’assistenza, perché tante cure sono a pagamento, a cui si aggiungono le spese per il vivere quotidiano, le terapie, quasi sempre coperte per 1/3 di quello che necessita realmente. Chi ha un anziano o un disabile in casa rischia di dover scegliere: o cura o mangia. É necessario controllare la strada che fanno i fondi comunitari, per farli arrivare con certezza alle associazioni che supportano le famiglie, e trovare il modo di re-distribuire quelli inutilizzati, evitando di perderli definitivamente. Troppe volte l'Italia non è stata in grado di rispondere  adeguatamente ai bandi, perdendo milioni di finanziamenti, questi fondi devono essere distribuiti a chi ha maggior bisogno.

Non solo – conclude Fabrizio – è indispensabile sapere come vengono trattati gli anziani negli istituti e i bambini nelle scuole. Quante volte abbiamo saputo di maltrattamenti? E quante volte non si viene a sapere nulla e i più deboli subiscono in silenzio? Sono convinto che sia necessario un maggior controllo negli istituti e nelle scuole, specie nidi e infanzia, perché uno Stato civile deve garantire il controllo degli indifesi”.

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