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ludika 1243, battaglia, campale, medievo, guelfi, ghibellini, armi, gioco, strategia, ruolo, tana degli orchi, centro storico, viterbo, etruria, la tua etruria, tuscia, alto lazio, tesori d'etruria, cultura, 2014, quotidiano culturale, eventi, manifestazioni, eventi culturali viterbesi,VITERBO – La storica città dei papi è salva, anche questa volta le truppe ghibelline di Federico II si sono fermate sotto le mura di Valle Faul. I guelfi, nel nome del pontefice si sono immolati e hanno vinto la battaglia campale di Ludika1243. Corsi e ricorsi storici!

Nonostante nuvole minacciose, e qualche raggio di sole a scaldare ogni tanto, tutto è andato per il verso giusto e la cerimonia clou della manifestazione organizzata da La tana degli orchi è andata in scena, davanti a centinaia di persone che prima hanno riempito il centro, seguendo la sfilata dei protagonisti, e poi a Valle Faul, appena fuori le mura, sotto la storica terre della Galliana, dove si è svolta la battaglia (guarda la photogallery).

La giornata era iniziata nel pomeriggio, con la vestizione e qualche colpo di allenamento dei due eserciti, uno in piazza della Morte, l’altro a San Carluccio. Come promesso spazio anche ai piccoli, che si sono scontrati con i giocatori più esperti, tutti impietosamente battuti dalla veemenza dei mini-combattenti!

Lo scontro tra i grandi è durato quasi un’ora, partito dalla parte centrale del campo, mano a mano ha visto assottigliarsi nella parte dei ghibellini, che mano a mano ripiegavano verso il proprio campo base. La regola prevede che al terzo colpo ricevuto il giocatore esca dal campo di battaglia, indebolendo così la propria squadra.

Un destino segnato, un ultimo disperato attacco ma non c’è più nulla da fare,  guelfi, vestiti con vessilli giallo blu e la scritta FAVL sullo scudo, strappano la bandiera bianca con l’aquila imperiale: è la resa. L’esercito dal papato salva la città dall’assalto di Federico, tra gli applausi del pubblico, cha ha apprezzato lo spettacolo. Alcuni ragazzi continuano a gareggiare, tanti si fermano in foto ricordo, tutti ammirano la bellezza delle mura cittadine, illuminate al tramonto, con il campanile del duomo che svetta poco più in alto. E’ la magia di Viterbo, una magia rimasta intatta dal medioevo ad oggi!

Teresa Pierini

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