Ri-conoscere Santa Rosa: tessuti e reliquie per apprendere la storia

PDFStampaE-mail

ri-concoscere santa rosa, convegno, centro studi, ricami, tessuti, storia, santa rosa, patrona,viterbo, etruria, la tua etruria, tuscia, alto lazio, tesori d'etruria, cultura, 2014, quotidiano culturale, eventi, manifestazioni, eventi culturali viterbesi, VITERBO - Sabato scorso, presso la sala regia di Palazzo dei Priori si è tenuto il convegno “Ri_conoscere Santa Rosa”, organizzato dal Comune di Viterbo, assessore alla cultura Antonio Delli Iaconi e consigliera Daniela Bizzarri, delegata alle pari opportunità, in collaborazione con il Centro Studi Santa Rosa, Centro diocesano documentazione e Associazioni Tessili  Antichi,  e con il patrocinio del Mibac, Provincia, Diocesi di Viterbo, Sodalizio Facchini di Santa Rosa, Fondazione Carivit, Archeotuscia

"Vorrei ringraziare il Centro Studi Santa Rosa, per aver voluto organizzare con noi questo convegno di elevata qualità e cultura, che ha visto la sala regia affollata, ma soprattutto con ospiti rapiti dalle immagini e racconti innovativi", ha esordito con il saluto istituzionale l'assessore Antonio Delli Iaconi, seguito dall'intervento introduttivo di Daniela Bizzarri, che ha sottolineato lo scopo dell’iniziativa: riportare l’attenzione su Santa Rosa, valorizzando il ricco patrimonio di ogni genere conservato negli archivi, soprattutto in quelli del Monastero delle Clarisse di Santa Rosa.

E' poi seguita la relazione di Giovanna Casagrande, docente università di Perugia, presentata da Attilio Bartoli Langeli, presidente Centro studi santa Rosa, con “Carta canta” che ha mostrato a video circa 70 manoscritti antichi in fase di restaurazione e conservate dalle monache di clausura da più di 750 anni.

Barbara De Dominicis ha presentato il suo progetto, dedicato a manufatti tessili, reliquie, dipinti, su è in corso uno studio e relativo interverno, per riportandoli al loro antico splendore, e anche la loro storia, riscoprendo come si lavoravano e chi li acquistava. Le monache infatti erano già in grado di ideare e tracciare disegni nel campo del ricamo e molte delle loro produzioni venivano apprezzate anche dal mercato laico. Gli studi si sono basati sull’esame di numerosi paramenti sacri e arredi che si sta cercando di catalogare. Si cerca altresì di ricostruire il ricamo e cucito all’interno del convento. Un lavoro che è stato mostrato attraverso delle slide, che riproducevano paramenti sacri e lavori tessili con ricami in oro e argento. In molti di questi lavori, predominavano le rose, o fa figura della Santa.

Ha concluso il convegno il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini, che, rivolgendo un ringraziamento al Centro Studi Santa Rosa per il lavoro certosino e mirato, ha sottolineato l'importanza di portare a conoscenza la cittadinanza di tante piccole e importanti notizie, fino ad ora sconosciute.

"Il mio sentito grazie - conclude Daniela Bizzarri - è andato a chi lavora nell’ombra, ossia all’amica Eleonora Rava, sempre frizzante e ricca di iniziativa, con la quale tra l’altro abbiamo deciso di fare un percorso insieme, iniziando con un bando europeo e altre sorprese".

L’incontro è terminato con una gustosa degustazione di prodotti viterbesi offerti da Cimina Dolciaria di Capranica.

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna


Anti-spam: complete the taskJoomla CAPTCHA