VITERBO – Il baritono Fausto Ricci sarebbe stato felice di vedere undici promesse della lirica esibirsi in suo onore, proprio nell’anno in cui si ricorda il 50° anniversario della sua scomparsa. L’importante artista viterbese, riscoperto da Vincenzo Ceniti due anni fa, e finalmente omaggiato dal premio voluto dalle associazioni XXI secolo e Da.mu.te.a, è stato ricordato durante la serata finale in cui sono stati assegnati i riconoscimenti, che si è svolta nella Sala Mendel del complesso agostiniano della Trinità.
Accompagnati al pianoforte dal maestro Leonardo Angelini, e presentati da Cristina Pallotta, si sono esibiti, in due momenti diversi, undici importanti voci, alcune già da tempo presenti nella realtà viterbese, altre alla prima esperienza su un palco tanto prestigioso. Questi i nomi dei concorrenti giunti in finale, dai 20 iscritti tra cui una greca: Mariangela Rossetti, soprano, Kim Eun Kon baritono, Kim Minjung mezzosoprano, Shin Sunghee mezzosoprano, dalla Corea, Alessandro Fiocchetti tenore, Giulia Luigia Tenuta mezzosoprano, Vadim Vakarjuk tenore lituano, Serenella Fanelli, mezzosoprano, Tiziana Stefanelli soprano, Natalizia Carone soprano e Im Youn soprano, anche lei coreana.
Il concorso ha così dato occasione di esibirsi a tanti aspiranti cantanti lirici, tra cui alcuni già conosciuti ed affermati nella Tuscia, come Serenella Fanelli o Mariangela Rossetti, vincitrice lo scorso anno del premio della critica, altri per la prima volta sul palcoscenico, Tiziana Stefanelli, di Cellere, e il giovane Alessandro Fiocchetti, viterbese doc.
Due le esibizioni per ciascun concorrente, scelte tra le arie più famose e più belle del repertorio lirico, non solo italiano, davanti ad un pubblico competente ed attento. In prima fila la giuria, composta dal presidente Romualdo Savastano, dalla famosa soprano Virginia De Notaristefani, premiata anche per la carriera, Fabrizio Bastianini, Annamaria Achilli e Maria Chiara Camponeschi, viterbese emigrata in Svizzera, a Bellinzona, dove organizza il concorso lirico gemellato con il premio e organizzato dall’associazione Noi donna.
Tutti i concorrenti hanno dato il massimo, cercando di conquistare il prezioso riconoscimento, per un futuro reale nella lirica, perché come ha detto la soprano De Notaristefani “Le voci giovani sono importanti, la cosa più bella della nostra vita”.
Terminate le esibizioni e in attesa di conoscere il verdetto, con la giuria riunita, è stato Giuliano Nisi, avvocato ma soprattutto presidente dell’associazione XXI secolo, a fare gli onori di casa. “Questo è il momento finale di un concorso che ha visto tanti artisti nelle preselezioni. Ai vincitori andranno delle borse di studio per sostenerli o avviarli nella carriera, il miglior interprete sarà invitato ad un concerto qui a Viterbo per novembre, mentre il vincitore assoluto si esibirà a Bellinzona. Ringrazio tutti i partecipanti e il numeroso pubblico presente, portando anche i saluti di Gloria Ricci, la figlia del maestro che per un impegno familiare non è presente. Stiamo lavorando molto con le scuole – ha precisato – e qui sono presenti i rappresentanti dell’istituto Colasanti di Civita Castellana e Virgili di Montefiascone, dove abbiamo organizzato ascolti guidati e lezioni concerto per avvicinare i giovani alla lirica, che vi ricordo è in corsa per essere riconosciuta patrimonio immateriale dell’Umanità presso l’Unesco”.
La parola è poi passata a Vincenzo Ceniti, nella doppia veste di console Unesco e melomane irriducibile. Con la sua passione e l’amore per la storia viterbese ha raccontato alcuni episodi di cui fu protagonista Ricci, come quando fu trovato in grotta da un gruppo di nazisti che scambiarono la sua famiglia per partigiani. Per salvarli dalla fucilazione cantò Nemico della patria, il brano che fece al cospetto dei gerarchi tedeschi e per cui fu chiamato La voce di Dio, un brano che è stato anche ascoltato “salvato” e digitalizzato da una vecchia registrazione a 78 giri. E ancora quando a Buenos Aires comprò un cappotto, rifiutandosi di ottenerlo in omaggio dal negoziante che lo aveva riconosciuto, oppure nel ’37, quando dal loggione dell’Unione, uno spettatore esclamò, dopo averlo ascoltato ne La forza del destino, “Senté che purnelle!” in perfetto viterbese ('senti che botta dirompente', ndr). Un uomo speciale, per tanti anni dimenticato e ora riscoperto, a tutto vantaggio della cultura viterbese.
Il tempo di sentire il baritono e le storiche registrazioni e torna la giuria, è il momento più emozionante, che viene annunciato dopo l’ascolto del Notturno di Chopin, proposto al piano da Antonio Savastano. E’ il momento del verdetto. Il Premio per la miglior interpretazione (Lions Club Viterbo) va al baritono Kim Eun Kon; terza classificata (premio Sispa Srl) Mariangela Rossetti; seconda (Premio Fondazione Carivit) Shin Sunghee e primi aequo (premio Provincia di Viterbo): Vadim Vakarjuk e Alessandro Fiocchetti, entrambi tenori, premiati dall’assessore Fraticelli, sponsor istituzionale della serata. Tra i due artisti la giuria ha scelto proprio Alessandro per la partecipazione del concorso svizzero, che ha così aggiunto anche il Premio speciale Città di Viterbo.
Alessandro Fiocchetti varca così ufficialmente la porta della lirica professionistica, a soli 23 anni, viterbese, studente dal Conservatorio di Terni, innamorato del bel canto da quando aveva 16 anni. “Fu una mia professoressa a convincermi delle mie possibilità, adoravo le canzoni dei Queen e mi sentì cantare, consigliandomi di tentare la strada della lirica”. Dall’estensione di Freddy Mercury alla lirica il passo non è poi così lontano, e Alessandro è pronto per esserci: il 25 ottobre debutterà al Bergamo nell’Elisir d’Amore di Donizetti, affrontando il ruolo di Nemorino. Al suo fianco, primo fan e supporto fondamentale il papà, orgoglioso del ragazzo che aiuta in ogni modo, ma che ha visto dividersi tra la scuola, un lavoro di idraulico part-time e le lezioni al Conservatorio.
Soddisfazione da parte della giuria per l’alta qualità dei concorrenti, che ha permesso una decisione unanime e condivisa, privilegiando proprio una professionalità nascente, pronta a conquistare il mondo della lirica.
Teresa Pierini