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ROMA – Anima, cuore, musica, spettacolo: tutto in una sera, quella della consacrazione. I Dear Jack hanno scelto la Cavea del Parco della Musica per presentare il primo appuntamento da rock-band, un passo in avanti dal gruppo nato ad Amici, sempre tenuto nel cuore con tanto di ringraziamenti finali al programma e a Maria De Filippi, ma passo avanti deve essere.

E’ l’unica strada da seguire, perché dopo il bagno di folla, i firma copie con le ragazzine urlanti, è necessario credere nel domani. Dalla partecipazione al Festival di Sanremo al secondo album, disco di platino, dal tour negli store agli incontri con le fan, finalmente Alessio, Francesco, Lorenzo, Alessandro e Riccardo tornano sul palco.

Sette giorni di full immersion nel teatro San Leonardo a Viterbo, lo studio di nuove sonorità, prove e prove su nuovi strumenti, finalmente torna il tempo della musica, con promozione assoluta alla prima e alla seconda uscita.

Migliaia gli spettatori alla Cavea disegnata da Renzo Piano, tante, tantissime ragazze, alcune ragazzine e molta gente grande, divisa tra genitori accompagnatori e fan veri e propri, ormai legati a doppio filo con le note mature della band viterbese. Venerdì sera è così iniziato un viaggio che durerà molto: migliaia di persone che chiamano con un coro unico “Dear jack, Dear Jack”, i ragazzi escono e ringraziano “In questo anno abbiamo capito quanto voi tenete a noi”. E’ energia pura quella che viene irradiata dal palco, Alessio, impeccabile in ogni brano, si dona senza risparmiarsi, gli altri si guardano e si comprendono al volo. Per un’ora, uno via l’altro arrivano i successi più grandi, con piccoli assoli in cui accendere un faro anche sugli altri. Poi arriva Alex Britti, due brani, “Oggi sono io” e “Settemila caffè”, e tanti applausi per dire a tutti che “I Dear Jack sono amici miei!”, parola del grande chitarrista, circondato e accompagnato da altre due chitarre e un basso.

“Fino all’impossibile”, brano dichiaratamente preferito da Alessio, e parte la coreografia delle fan, cellulari accesi, cartelli con scritto Grazie e cartoncini rossi nella parte alta. Non poteva mancare “Io che amo solo te”, di Sergio Endrigo, cover conquistata a Sanremo e ormai nel repertorio, “Anima gemella”, primo successo scritto da Alessio, ancora prima di entrare nel talent. “Non importa di noi” sono le ultime note prima dell’uscita e del classico bis, classico si fa per dire: Francesco a torso nudo, tra il caldo della serata e il delirio del successo, Alessio che suona una grancassa per dare il tempo e tutti intorno per l’ultimo brano, “La pioggia è uno stato d’animo”. Salta ogni regola, le ragazze, tenute a bada fino a quel momento, invadono gli spazi sotto il palco, lanciano cartelloni, pupazzi, striscioni. E’ il momento della festa, una grande festa di musica.

Perfetta conclusione di quasi due ore di spettacolo maturo, convinto, davanti ad un pubblico in delirio, qualche “dear” genitore e fratello, una folta rappresentanza da Tarquinia e tutto l’affetto possibile.

I Dear Jack sono nell’anno della maturità, quello in cui dimostrare anche il doppio delle proprie capacità anche ai più critici, per convincere tutto il pubblico, non solo le fan, che la loro è grande musica, scritta, suonata e cantata nel migliore dei modi. E’ questo il momento per spiccare il volo, spinti alla base da un nutrito gruppo di appassionati che non li abbandonerà mai.

Il viaggio è iniziato, da Roma è andato a Rimini, proseguirà a Nola, Torre del Lago Puccini, Cittanova, Taormina e all’Arena di Verona, e poi il tour invernale nei Palasport. Se ne sono accorti anche loro: “E finalmente siamo partiti. Abbiamo dato inizio al tour con le prime due date a Roma e Rimini. Già abbiamo una miriade di flash di noi e voi insieme durante i concerti – hanno scritto nel profilo - non possiamo che essere entusiasti di questo inizio. Sapete sempre come sorprenderci. Grazie a chi di voi è stato presente a Roma per il ‘Via alle danze’, ci avete regalato dei momenti meravigliosi. Passerà alla storia il vostro regalo su ‘Fino all'impossibile’, GRAZIE! Grazie a chi di voi si è spostato da ogni dove per raggiungerci a Rimini per La notte rosa", il nostro primo concerto in piazza. Dal palco a perdita d'occhio non si poteva vedere la fine della folla! GRAZIE! Grazie a chi di voi già sa che ci vedremo presto prossimamente per un altro live. Vorremmo che il nostro affetto, le nostre parole possano arrivare singolarmente ad ognuno di voi, perché è singolarmente con ognuno di voi che condividiamo questa avventura. Il viaggio continua, non perdiamoci di vista... Vostri Dear Jack”.

I ragazzi sanno che questo è il momento di crederci, per arrivare davvero fino all’impossibile.

Teresa Pierini