VITERBO - Alla fine la stagione teatrale di Ferento ci sarà: l'edizione 50 è salva e, a quanto pare, l'appello dell'organizzatrice storica, Patrizia Natale, ha smosso gli animi di Palazzo dei Priori ed è apparso un cartellone dato come ufficiale.
Ancora non sono trapelati dettagli sull'impegno preso dal Comune, anzi, con il bilancio ancora da approvare la voce alla cultura c'è sempre un laconico zero. In fase di discussione interna, sarebbero due gli assessori, Delli Iaconi e Barelli, ripsettivamente cultura e teatro, a tentare di riempire in qualche modo una voce tristemente vuota. A quel punto, se lo zero diventasse altro, potrebbe esserci qualche euro.
Il cartellone è stato comunque annunciato, pur con qualche slittamento rispetto a quanto previsto qualche giorno fa, e riporta i loghi di Regione Lazio, Visit Lazio e comune di Viterbo.Molto probabilmente il Consorzio Teatro Tuscia ha avuto rassicurazioni, quelle che a quanto pare stanno andando per la maggiore in ogni attività culturale: l'amministrazione promette di provarci, per adesso tanto vale avviare il percorso da soli, sperando in un contributo successivo.
Se fosse andata così sarebbe fondamentale la vendita al botteghino, e se magari Ferento diventasse autosufficiente sarebbe proprio uno schiaffo morale.Questo il cartellone apparso oggi nel profilo Facebook della rassegna: si parte con un antipasto culturale, il 15 luglio alle 18.30 è infatti previsto l'Omaggio a Dante, portato in scena da Giuseppe Rescifina, nell'anno in cui si festeggia il 750° anniversario dalla nascita del Sommo Poeta. Poi gli spettacoli serali: il 28 luglio Medea con Barbara De Rossi, il giorno seguente Le memorie di Adriano con protagonista Giorgio Albertazzi, mentre il 30 arriverà Teresa Mannino, con Sono nata il 23, mentre luglio si chiude con Ivana Monti, Paola Quattrini e Sergio Muniz insieme per Arsenico e vecchi merlette. Ad agosto si apre con Ninetto Davoli ed Edoardo Siravo, che il 2 presenteranno Il vantone, seguito il 4 dal Nemecmi di Tato Russo e il 5 dal musical con 20 artisti e Maurizio Mattioli, in scena con Il conte Tacchia; il giorno seguente torna Maurizio Battista, Ero felice e non lo sapevo, e in chiusura, martedì 11, il Galà di danza. Tributo a Rudolf Nureyev.
Teresa Pierini