GRADOLI - Questa sera, 26 luglio, alle 21 la cittadina che si affaccia sullo splendido lago di Bolsena, presenta, finalmente, un eccezionale musicista che da anni è suo concittadino.
Così lo presenta Michele Greco: "Finalmente domenica, grazie al Comune di questa bella cittadina laziale promotrice dell’evento, possiamo scoprire al centro della città, nei Giardini pubblici, chi suona 'venti chitarre' con due sole mani e di chi è quella straordinaria musica che si ascolta al tramonto passando accanto alla chiesa di San Magno sul lago, dove abita il misterioso musicista. Stiamo parlando di Francis Kuipers, un po’ olandese, un po’ inglese, molto italiano, conosciuto dagli esperti di musica e di cinema in tutto il mondo.
Quando parliamo di Francis dobbiamo capire che siamo di fronte alla creatività pura.
Francis sembra spuntare dalle acque del lago come una sirena, lui non si vede ma la sua musica avvolge e lascia prede dell’illusione ed del sogno; Francis è lì a comporre, dietro c’è il suo tempo fatto di fughe e di ritorni, di caparbia rievocazione e d’innocenza. Noi siamo gli spettatori...siamo lì, siamo presenti se attenti, se in punta di piedi sfogliamo le pagine, sfogliamo l’infanzia passata, col dubbio d’averla realmente vissuta o di essere stati semplicemente spettatori del tempo più bello della nostra vita.
Ecco perché siamo col musicista e la sua chitarra miracolata, perché è lui che ci fa rivivere, è lui che è il ponte (vi ricordate Kafka), che unisce il nostro ricordo con la vita trascorsa e con quella da trascorrere ancora.
L’arte di Francis è tutto ciò: rievocazione, proiezione, finzione, credo ed illusione; l’arte di Francis è la verità occulta, è la verità del tempo, della vita e della morte e dei loro fantastici opposti.
Francis, crediamo che abbia ben individuato questo momento che unisce i tempi della nostra breve vita, ciò nonostante, il suo modo di far poesia con le note è ancora vivace d’implosioni....aspettiamo che fuoriesca, che esploda per divenire colore dell’anima se vuoi, altrimenti….aspettiamo che svanisca nel sogno più comune.
Questo lento passaggio di esternazioni, dove particelle di suoni si organizzano per fuoriuscire dalle costrizioni del pathos caotico della nostra interiorità, è palese in alcuni lavori più recenti, dove il 'tutto' viene spinto e riorganizzato verso l’esterno senza regole, con 'immoralità', per appropriarsi di questo spazio vitale che va oltre le emozioni, pur contenendole ed identificandole".
Francis Kuipers sarà accompagnato da Glaucho Fantini al basso e da Eduardo Fabbretti alla batteria.