ROMA – Centoventicinque anni sulla tavola della colazione degli italiani, partendo da quelle della borghesia romana, quando una scatola in latta era un segno distintivo di qualità e benessere, per poi aprirsi all’industria e diventare un importantissimo marchio del Made in Italy. E’ la storia della Gentilini, iniziata da un’intuizione di Pietro, tornato in Patria dopo un’esperienza in Sud America, maestro artigiano nel mescolare farina, zucchero, burro, miele e vaniglia, ancora oggi non si conosce in che quantità, che dal 1890 crea una piccola azienda dolciaria che in pochi decenni diventa uno dei primi involontari casi di franchising del Novecento. Un viaggio proseguito con il figlio Ettore e il nipote Paolo, attuale presidente dell’azienda, festeggiano a Roma, alla Galleria del Cardinale, dove è stato presentato il libro Biscotti P. Gentilini. 125 anni di bontà, scritto da Daniela Brignone.
La Gentilini, oggi sulla Tiburtina ma presto anche nel nuovo stabilimento di Castel Madama, dove sarà potenziata la produzione di fette biscottate, ha 80 dipendenti, il massimo fu di 150 quando tutto era a mano e la domenica il presidente preparavi l’impasto madre per tutta la settimana produttiva. E’ passato più di un secolo ma l’immagine simbolo rimane il trenino fatto di biscotti, che porta vagoni fatti di latte con raffigurata Roma e tante altre importanti città europee, anticipando di fatto un futuro cosmopolita dell’azienda stessa.
Al fianco di Paolo Gentilini, presentato da Maria Concetta Mattei, il presidente della Regione Zingaretti, che ha garantito supporto alle attività laziali, soprattutto in termini di internazionalizzazione, mantenendo intatta l’immagine familiare di tante aziende del territorio, e diminuzione della fiscalità. Sul palco anche Paolo Barilla, formalmente concorrente ma lieto di festeggiare un traguardo importante per la Gentilini e tutta l’industria manifatturiera italiana.
Ma è la bontà il filo conduttore della festa, celebrata da un nuovo annullo delle Poste Italiane, dalla nascita dell’Osvego al cioccolato, assaggiato con soddisfazione da tutti i presenti, e dal ricordo di tanti film di ieri e di oggi che hanno messo al centro della colazione italiana i biscotti Gentilini: tra questi Un eroe dei nostri tempi, Susanna tutta panna, In famiglia e Passato prossimo, dove Paola Cortellesi prende un biscotto dalla latta esclamando “Gentilini, una sicurezza”.
Una sicurezza che ha fatto crescere generazioni intere, dai bambini di ieri, con i biscotti acquistati a peso in selezionatissimi punti vendita, alla distribuzione odierna, che guarda anche all’estero, garantendo qualità e bontà tutta romana.
Teresa Pierini