Applausi agli Stadio, ma qualcosa non quadra

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Complimenti agli Stadio, che hanno proposto una bella canzone e sono per sempre la storia della musica italiana, con quel velo di pensiero verso Lucio Dalla, omaggiato e vincitore nella serata cover, da sempre amico, collega e fan di Curreli e della sua banda. Capeaux.

Il problema nasce da tutto il resto: applausi, rumore sui social, presenze televisive, niente combacia con i vari risultati e passaggi delle cinque giornate.
Dubbi soprattutto sui verdetti, praticamente tutti i verdetti, e non solo per i protagonisti viterbesi, che non hanno ottenuto la postazione meritata. E' come se si chiedesse ad un atleta di correre controvento, di spalle e con scarpe di piombo: perché c'è qualcosa che non va se il televoto premia e, nonostante questo, sia i Dear Jack che Alessio Bernabei finiscono nell'area rossa; e ancora il giorno dopo nelle cover non passano nonostante canzone e spettacolo di altissimo livello.

Il paradosso si raggiunge alla serata finale: dopo 20 ore di televoto, quelle che in teoria dovrebbe premiare i giovani che sono più presenti tra i propri coetanei, i Dear Jack rimangono addirittura fuori, come gli Zero Assoluto peraltro, a vantaggio di Irene Fornaciari, brava si, ma esposta praticamente niente se non per l'importante figura del padre.

Niente è stato detto in questi giorni sull'eventuale uso, o divieto, dei call center, e il dubbio è lecito. Rimangono fuori con l'amaro in bocca e i social che esplodono, e la stretta allo stomaco è forte quanto proprio Irene Fornaciari arriva di nuovo ultima, viene da chiedersi se i suoi fan dormono dopo le 21?

Ancora dubbi in finale: artisti che sbancarono il televoto, come Scanu, sono giù giù, Alessio Bernabei, rimasto unico rappresentante della Tuscia con tutto l'interesse su di lui arriva quattordicesimo. Impossibile da comprendere. E non vale nemmeno pensare che siano i talent a penalizzare, perché Deborah Iurato, collega defilippina di Alessio, che vinse il programma proprio nella finale con la sua ex band, arriva terza.

Lobby delle casea discografiche? Se ne parla da sempre. Case discografiche che diventano antipatiche perché ostinatamente fuori dai giochi? Può essere.

Resta l'amaro in bocca per i sei ragazzi "di casa", perché ormai lo sono tutti, Alessio e Francesco di Tarquinia, Lorenzo di Montefiascone, Alessandro di Viterbo, che si è tirato dietro Riccardo, ormai con la sua casetta nella città dei papi e Leiner, liceale qui in città.

Forse non tutti se ne sono accorti, ma questi ragazzi sono pieni di talento e hanno bisogno del supporto di tutti, a rescindere dai giochi che vengono fatti nelle stanze di potere.

Per noi avete vinto voi.

Teresa Pierini

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