ROMA - Due amici che sul palco si confrontano sfidando due personaggi completamente diversi dal proprio modo di essere: sono Giorgio Cantarini e Miguel Gobbo Diaz, amici dal tempo del Centro sperimentale di cinematografia. (Guarda l'intervista video nel nostro canale Youtube).
L'occasione è la messa in scena de Il Calapranzi di Pinter, spettacolo rivisto e corretto e cucito su se stessi. Giorgio, calmo e riflessivo, diventa Gus, un ragazzo insofferente che non ama la vita e il lavoro in cui è costretto; Miguel, iperattivo e dinamico, intepreta Ben, la calma fatta persona, il professionista impeccabile che non si fa domande, attende ed esegue.
Son due killer: l'uno casual e mai domo, l'altro elegantissimo e tranquillo, insieme attendono di conoscere il destino di una terza persona, sempre se sarà una terza persona.
E' uno spettacolo tutto da vedere nell'intimità del Teatro Tordinona, in pieno centro, lungo la strada che dal lungotevere porta a piazza Navona.
I due attori, coordinati da Alessio Di Clemente che li segue dalla regia, per non abbandonare mai due allievi meritevoli, portano in scena Pinter adattandolo a loro piacimento, e strappano un lunghissimo applauso finale già dalla prima capitolina, che spezza la tensione di un testo molto psicologico, con sprazzi di risate liberatorie e momenti di distrazione grazie al suono del calapranzi, l'altro protagonista, pur inerme, dello spettacolo.
Ospitie della prima l'attore e autore Pino Strabioli e nella seconda serata l'abbraccio dei Dear Jack, con Lorenzo orgoglioso e felice del successo del fratello.
Per chi volesse godersi lo spettacolo le repliche proseguono ogni sera fino al 10 aprile, in attesa che inizi una meritata tournée in giro per l'Italia.
Teresa Pierini