SAN LORENZO NUOVO - Si è conclusa lunedì, 8 agosto 2016, la 6à campagna di scavi al Monte Landro, al termine di un mese di incessante attività
Durante gli scavi sono venuti alla luce ulteriori reperti che ora verranno passati al setaccio degli esperti al fine di aggiornare le conoscenze che riguardano il Tempio di Monte Landro. In questo mese, tuttavia, l’attività si è soffermata principalmente sullo studio e sull’approfondimento delle opere murarie ritrovate presso il sito; ciò permetterà di definire le fasi vissute dal tempio e le relative età.
Contemporaneamente agli scavi ha avuto inizio l’attività di restauro di alcuni dei pezzi più importanti ritrovati negli anni passati.
La campagna, come per gli anni passati, si è avvalsa della collaborazione degli studenti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia (una quindicina anche quest’anno) guidati dal prof. Adriano Maggiani, docente di Etruscologia e Archeologia Italica presso l’Ateneo veneto con la supervisione di Enrico Pellegrini, Funzionario della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Etruria Meridionale ed è stata resa possibile grazie all’importante supporto fornito dagli appassionati del Gruppo Archeologico Turan ed al sostegno logistico dell’amministrazione comunale di San Lorenzo Nuovo.
Quello che finora, dopo sei anni di scavi, è venuto alla luce sulla sommità dell’altura di Monte Landro è un tempio fondato dagli Etruschi nel V secolo, ma frequentato anche dai romani ed in uso fino al III secolo d.c.; il tempio si trova nel punto più elevato dei Monti Volsini, a circa 580 metri slm su un terrazzo in parte costruito e delimitato da muri di grandi pietre di origine lavica che racchiudono un ‘area sacra di m.29,90 x 47,65; è molto probabile che il Tempio abbia vissuto, nel corso della sua esistenza, tre fasi storiche indipendenti e ben definite.
Per approfondimenti è possibile consultare il sito www.gruppoarcheologicoturan.it.