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quartieri dell'arte, gian maria cervo, chi cazzo..., arte, drammaturgia, mat, viterbo, etruria, la tua etruria, tuscia, alto lazio, tesori d'etruria, cultura, 2016, quotidiano culturale, eventi, manifestazioni, eventi culturali viterbesiVITERBO - Prosegue il ciclo di Hybrid Plays di QdA: Chicazzohainiziatotuttoquesto, in programma al Mat fino al 12 ottobre.

L’opera di Dejan Dukovski, riscritta da Agate Øksendal Kaupang, in scena per Quartieri dell’Arte nell’ambito del progetto Hybrid Plays- A Cultural Translation Project, sostenuto dalla Allianz Kulturstiftung, con azioni realizzate nell’ambito del progetto EU Collective Plays! co-finanziato dal Programma Creative Europe dell’Unione Europea. Regia di Alessio Pizzech. Con, in ordine alfabetico, Daniela Giordano, Caterina Gramaglia, Maximilian Nisi, Nick Russo. Assistente alla regia Antonio Ligas. Luci Richard Gargiulo.

Lo spettacolo (al Mat fino al 12 ottobre) parte dai risultati raggiunti dal workshop sostenuto da Allianz Kulturstiftung per approdare alla produzione vera e propria di una nuova tipologia di testo, un’opera ibrida che nasce dal confronto maturo tra diverse culture europee.

 

 

L’opera di Dejan Dukovski Who the Fuck Started All This ci pone di fronte a situazioni sospese fatte di silenzi e di non detti nelle quali tutto ruota intorno all’Amore, a quelle forme di Amore che pare non trovino mai una stabilità, come il desiderio, il vizio, il moto dell’amplesso o come la vita e la morte. Sette storie che non hanno veramente un inizio e una fine in un ripetersi circolare, un neo-Girotondo schnitzleriano, che ancora maggiormente grazie alla riscrittura della giovane drammaturga norvegese, diventano una riflessione sul senso della trasformazione. La messa in scena di Alessio Pizzech è incentrata sul cambio al secondo spaccato non solo del mood, del ritmo e del tempo ma anche dei costumi e degli ambienti a rafforzare il potere di critica di questa opera ibrida.

Hybrid Plays è dedicato al concetto di “traduzione culturale” all’interno dell’Europa. Le azioni del progetto mirano a forgiare nuovi approcci al processo teatrale, attraverso sperimentazioni incentrate sulla inclusione, l’alterazione e l’adattamento di diversi contesti e prospettive. Una serie di workshop è finalizzata alla creazione di opere prodotte dalla convergenza e dalla collisione di diverse prospettive culturali, nazionali e personali. Drammaturghi senior incontrano drammaturghi junior di nazionalità diversa dalla loro per sviluppare testi ibridi, in cui vengono mutati i contesti nazionali e le nazionalità dei personaggi e in cui vanno a collidere le mentalità degli autori coinvolti. In questo quadro, la scrittrice norvegese Agate Øksendal Kaupang adatta l’opera di Dejan Dukovski “Who the Fuck Started All This”.

Dejan Dukovski, Premio della critica al Festival di Venezia 1998, drammaturgo e sceneggiatore, appartiene alla nuova generazione di autori macedoni. Agate Øksendal Kaupang, classe 1993, con Mantenendo il respiro, suo primo romanzo, vince il premio letterario Sørlandets 2014.

In programma il 9-10-12 ottobre alle ore 21 e l’11 ottobre ore 18.30 presso MAT, via del Ganfione a Viterbo. Con, in ordine alfabetico: Daniela Giordano, Caterina Gramaglia, Maximilian Nisi, Nick Russo. Regia di Alessio Pizzech. Assistente alla regia: Antonio Ligas. Luci: Richard Gargiulo

Si raccomanda la prenotazione tramite mail a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. .

A seguire, sempre per Quartieri dell'Arte:

La Peste, da Albert Camus.

L’adattamento di Stefano Scialanga rientra iun un progetto realizzato all’interno della Scuola di Teatro e perfezionamento professionale del Teatro di Roma. Un testo che riflette sul significato del male, con una formulazione laica chee si risolve nella constatazione dell’ineluttabilità dello stesso e della sua gratuità.

11 ottobre alle 21
Ex Chiesa di sant’Egidio, corso Italia snc, Viterbo
Ingresso intero 7€, ridotto 4€. Riduzioni per under 26, over 65 e studenti

Tipologia della Resistenza è un assolo di danza contemporanea che indaga il concetto della resistenza, in rapporto alla nostra esistenza, alla dinamica che instaura nella quotidianità, ai segni che lascia nei corpi. Tipologia della resistenza nasce da una necessità, da un’ incapacità tradotta in movimento, trasformata in un discorso coreografico. Il progetto è il proseguimento di un processo iniziato nel 2014, che ha stabilito i parametri della ricerca creativa, tramite il lavoro sull’autonomia scenica del performer, inteso come unico agente dello spazio e della messa in scena. Progetto selezionato per Residenza Artistica in Hangarfest2016.

13 ottobre alle 21
Mat, via del Ganfione 16-18 Viterbo
Ingresso intero 7€, ridotto 4€. Riduzioni per under 26, over 65 e studenti

Marlene, l’unica moglie.

La giovane autrice Valeria Botta racconta la storia di Tamara Matul, la governante della figlia di Marlene Dietrich, che è vissuta ai margini e nell’ombra della diva, e quella parallela di Rudolph, primo marito della Dietrich che sposò poi Tamara. L’azione, innescata dall’ambizione di un giovane giornalista in cerca di scoop che ha ottenuto un’intervista dal marito di Marlene, vedrà sovrapporsi e scomporsi le due figure, quella della grande star e quella della donna comune che, nella sua follia, era convinta di essere Marlene. Vittima e carnefice è l’uomo che è stato marito prima dell’una e poi dell’altra. Un invito ad una riflessione aperta sul rapporto fra follia e mito, sulla sofferenza, alla quale malgrado tutto ci si affeziona, sulla resistenza al cambiamento e sulla ricerca della propria reale identità.

14-15-16 ottobre alle 21
Ex Chiesa di sant’Egidio, corso Italia snc, Viterbo
Ingresso intero 10€, ridotto 7€. Riduzioni per under 26, over 65 e studenti

Si consiglia la prenotazione: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

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