Viterbo e Mediterraneo: tre artisti in "residenza" per sviluppare la propria immaginazione

PDFStampaE-mail

cantieri dell'arte, residenza artisti, mediterraneo, marco trulli, comune, viterbo, etruria, la tua etruria, tuscia, alto lazio, tesori d'etruria, cultura, 2016, quotidiano culturale, eventi, manifestazioni, eventi culturali viterbesiVITERBO - Presentato questa mattina il programma della residenza per giovani artisti del mediterraneo di Cantieri d’Arte che si apre domani 22 ottobre con Think in day dell’antropologo Franco La Cecla e l’artista Massimo Mazzone.

La residenza internazionale La Ville Ouverte | Mediterranean Landscapes, è un progetto promosso da Cantieri d’Arte e Arci/La Ville Ouverte con il sostegno di BJCEM – Biennale dei giovani artisti d’Europa e del Mediterraneo, nell’ambito di Giovani in circolo, progetto realizzato con il cofinanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale – e della Regione Lazio. La residenza itinerante interesserà anche l’area del Tigullio, la città di Lubiana e vedrà la sua conclusione a Tirana in occasione di Mediterranea 18. Biennale dei Giovani Artisti.

L’appuntamento è stato presentato questa mattina in conferenza stampa a Viterbo nella sede comunale di Palazzo dei Priori dal curatore Marco Trulli insieme a Federica Candelaresi, segretario generale Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo (BJCEM), Carlo Testini, di Arci nazionale, Laura Lecce e Fabrizio Vatieri, curatori di Pelagica, e gli artisti Ryts Monet, Ieva Saudargaite Douaihi e Neza Knez, selezionati attraverso una call internazionale aperta ad artisti provenienti da Italia, Slovenia, Belgio, Tunisia e Libano. Presenti anche i padroni di casa Leonardo Michelini, sindaco di Viterbo, e l’assessore alla cultura Antonio Delli Iaconi.

“Stiamo parlando di un progetto di livello molto elevato. In questi dieci giorni la nostra città diventerà la residenza internazionale di tre artisti. Viterbo ha un grande potenziale - ha precisato l'assessore alla cultura - e Mediterranean landscapes ci offre la possibilità di promuovere la nostra arte contemporanea, in un contesto legato al paesaggio. E puntare sul paesaggio significa esaltare l'identità di ogni luogo”.

Oggetto della residenza la domanda “How do landscapes shape human imagination?”. Gli artisti saranno immersi per dieci giorni all’interno di un percorso fatto di osservazione, classificazione, rilettura e riattivazione dei territori, che unisce elementi immaginari e reali, partendo dai concetti di identità e migrazione. Come il paesaggio modella l’immaginazione? Quanto sta cambiando il paesaggio mediterraneo grazie alle migrazioni in atto? Quanto la nostra nozione di Mediterraneo è influenzata dalla dimensione storica postcoloniale in cui viviamo?

La tappa di Viterbo sarà dunque un momento di riflessione e progettazione sul rapporto tra immaginario collettivo e paesaggio e sul vissuto dello spazio pubblico nell’area del Mediterraneo. Un tema attuale, come sottolineato dai relatori, anche per migrazioni in atto. Quanto la nostra nozione di Mediterraneo è influenzata dalla dimensione storica postcoloniale in cui viviamo?  L’obiettivo è di realizzare un progetto collettivo di riflessione sul paesaggio mediterraneo in continua ridefinizione e mutazione, un itinerario che mette insieme artisti di diversa estrazione e cultura e un palinsesto di paesaggi, di suggestioni, di confini e geografie che cambiano sotto i nostri occhi. Per fare ciò i tre artisti avranno l’occasione di incontrare la comunità locale e ovvero artisti, curatori d’arte, sociologi e non solo.

L’attività si snoderà anche attraverso alcuni appuntamenti pubblici, tra cui quello di domani 22 ottobre presso lo Spazio Attivo Bic Lazio, in via Faul 20 a Viterbo, dove a partire dalle 17.30 è in programma Think in day con Franco La Cecla e  Massimo Mazzone dedicata all'esperienza e all’influenza del paesaggio nell’immaginario delle comunità mediterranee. Il 26 ottobre alle 18, nello stesso luogo interverranno invece Gennaro Ascione, Sara Alberani e Stefano Canto per parlare di paesaggi mediterranei, migrazioni, geografie postcoloniali.

Il 27 ottobre alle 9, nell’ambito della collaborazione con l’Università della Tuscia e con la cattedra di Storia dell’Arte contemporanea, Marco Trulli, Fabrizio Vatieri e Laura Lecce insieme ai tre artisti incontreranno gli studenti del corso della docente Elisabetta Cristallini.

Il 28 alle 18 incontro con Pelagica e infine il 29 presso il Cinema Trento, in programma la proiezione del film “Ogni opera di confessione” di Alberto Gemmi e Mirco Marmiroli, in collaborazione con “Immagini dal sud del mondo”.

“Ringrazio gli organizzatori per aver scelto Viterbo per questo progetto di così ampio respiro - ha concluso il sindaco Leonardo Michelini - e soprattutto per aver scommesso sull'internazionalità del nostro territorio. Credo molto nelle contaminazioni artistiche e culturali tra città appartenenti a diversi Paesi. In questo caso, al centro di tutto ci sta il paesaggio, ovvero la memoria di quello che ha lasciato e che lascerà l'uomo. La 'pensilina' del Sacrario ospiterà l'evento di fine residenza. Sarà interessante capire quanto e come il nostro paesaggio avrà influenzato gli artisti che in questi giorni vivranno la nostra città”.

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna


Anti-spam: complete the taskJoomla CAPTCHA