VITERBO - Presentato questa mattina il programma della residenza per giovani artisti del mediterraneo di Cantieri d’Arte che si apre domani 22 ottobre con Think in day dell’antropologo Franco La Cecla e l’artista Massimo Mazzone.
La residenza internazionale La Ville Ouverte | Mediterranean Landscapes, è un progetto promosso da Cantieri d’Arte e Arci/La Ville Ouverte con il sostegno di BJCEM – Biennale dei giovani artisti d’Europa e del Mediterraneo, nell’ambito di Giovani in circolo, progetto realizzato con il cofinanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale – e della Regione Lazio. La residenza itinerante interesserà anche l’area del Tigullio, la città di Lubiana e vedrà la sua conclusione a Tirana in occasione di Mediterranea 18. Biennale dei Giovani Artisti.
L’appuntamento è stato presentato questa mattina in conferenza stampa a Viterbo nella sede comunale di Palazzo dei Priori dal curatore Marco Trulli insieme a Federica Candelaresi, segretario generale Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo (BJCEM), Carlo Testini, di Arci nazionale, Laura Lecce e Fabrizio Vatieri, curatori di Pelagica, e gli artisti Ryts Monet, Ieva Saudargaite Douaihi e Neza Knez, selezionati attraverso una call internazionale aperta ad artisti provenienti da Italia, Slovenia, Belgio, Tunisia e Libano. Presenti anche i padroni di casa Leonardo Michelini, sindaco di Viterbo, e l’assessore alla cultura Antonio Delli Iaconi.
La tappa di Viterbo sarà dunque un momento di riflessione e progettazione sul rapporto tra immaginario collettivo e paesaggio e sul vissuto dello spazio pubblico nell’area del Mediterraneo. Un tema attuale, come sottolineato dai relatori, anche per migrazioni in atto. Quanto la nostra nozione di Mediterraneo è influenzata dalla dimensione storica postcoloniale in cui viviamo? L’obiettivo è di realizzare un progetto collettivo di riflessione sul paesaggio mediterraneo in continua ridefinizione e mutazione, un itinerario che mette insieme artisti di diversa estrazione e cultura e un palinsesto di paesaggi, di suggestioni, di confini e geografie che cambiano sotto i nostri occhi. Per fare ciò i tre artisti avranno l’occasione di incontrare la comunità locale e ovvero artisti, curatori d’arte, sociologi e non solo.
L’attività si snoderà anche attraverso alcuni appuntamenti pubblici, tra cui quello di domani 22 ottobre presso lo Spazio Attivo Bic Lazio, in via Faul 20 a Viterbo, dove a partire dalle 17.30 è in programma Think in day con Franco La Cecla e Massimo Mazzone dedicata all'esperienza e all’influenza del paesaggio nell’immaginario delle comunità mediterranee. Il 26 ottobre alle 18, nello stesso luogo interverranno invece Gennaro Ascione, Sara Alberani e Stefano Canto per parlare di paesaggi mediterranei, migrazioni, geografie postcoloniali.
Il 27 ottobre alle 9, nell’ambito della collaborazione con l’Università della Tuscia e con la cattedra di Storia dell’Arte contemporanea, Marco Trulli, Fabrizio Vatieri e Laura Lecce insieme ai tre artisti incontreranno gli studenti del corso della docente Elisabetta Cristallini.
Il 28 alle 18 incontro con Pelagica e infine il 29 presso il Cinema Trento, in programma la proiezione del film “Ogni opera di confessione” di Alberto Gemmi e Mirco Marmiroli, in collaborazione con “Immagini dal sud del mondo”.
“Ringrazio gli organizzatori per aver scelto Viterbo per questo progetto di così ampio respiro - ha concluso il sindaco Leonardo Michelini - e soprattutto per aver scommesso sull'internazionalità del nostro territorio. Credo molto nelle contaminazioni artistiche e culturali tra città appartenenti a diversi Paesi. In questo caso, al centro di tutto ci sta il paesaggio, ovvero la memoria di quello che ha lasciato e che lascerà l'uomo. La 'pensilina' del Sacrario ospiterà l'evento di fine residenza. Sarà interessante capire quanto e come il nostro paesaggio avrà influenzato gli artisti che in questi giorni vivranno la nostra città”.