VITERBO - Le porte del convento delle Clarisse si sono aperte questa mattina per ospitare la mostra "Dalla reliqua alle relique. La santitā di Rosa vivibile e tangibile", organizzata dal Centro studi Santa Rosa da Viterbo, in collaborazione con il Monastero e il Centro diocesano di documentazione.
Lungo l'ingresso che costeggia il chiostro sono esposte le bacheche contenenti tante reliquie raccolte nel tempo e donate dai devoti della giovane santa viterbese, di cui un pannello, realizzato da Alessandro Finzi, studioso del culto di Rosa, racconta la presenza nel mondo.
La mostra che sarā aperta al pubblico fino al 9 settembre permette di fare un viaggio nella devozione per la santa viterbese, ammirando cuscinetti, rose di stoffa, astucci, ma anche stole di tessuto che hanno sfiorato il corpo incorrotto di Rosa, venerate per il dono della fertilitā, e ancora misure di mani e piedi, documenti storici, e, in cima, gli abiti e l'urna che il secolo scorso hanno accolto il corpo della santa, amorevolmente custoditi nel tempo dalle Clarisse.
Teresa Pierini