VITERBO - L'unico "fastidio" della prima serata di Gloria è stato il vento, non esageranto ma presente. Per il resto tutto sereno, lontane le polemiche, le crisi tra istituzioni, la festa di Santa Rosa 2017 sembra davvero avviata verso un'edizione serena e tranquilla, almeno nei rapporti tra i protagonisti.
Ieri sera la Macchina è stata completata, assemblata nel pomeriggio, ha avuto il suo massimo momento con il posizionamento della statua di Rosa, precedentemente benedetta dal vescovo Fumagalli.
Al suo fianco la statua e tutti protagonisti della serata, il sindaco Michelini eil presidente Ciorba per l'amminsitrazione il sodalizio con Mecarini e Rossi, abbracciati a don Alfredo, suor Francesca per il santuario dove riposa la Santa, Fiorillo e Ascenzi, costrutture e ideatore della Macchina e Rodolfo Valentino, che dopo Lux Rosea ha inventato Centesimiamo, la cui raccolta è iniziata proprio ieri sera. Davanti a tutti Martina Casagrande, campionessa special, che ha consegnato al sindaco il primo centesimo d'oro da inserire nella brocca.
"Questa bella serata è un bel segnale per la nostra Santa - ha commentato dal palco il vescovo -. La Macchina di Santa Rosa tocca il cuore prima e poi la mente, ricordando l'amore di Rosa per la città, la nostra chiesa, la nostra comunità civile. E' un orgoglio essere viterbesi, imitando l'esempio della Santa".Anche per il sindaco: "E' una serat magica, che viviamo con grande partecipazione. Celebriamo una santa laica, capace di battersi contro l'imperatore, un po' anticonformista. Oggi a distanza di secoli ci uniamo a chi porta la Macchina, vivendo insieme un senso di appartenenza".
Al termine dei saluti si è svolta la cerimonia del centesimo, con l'inserimento del centesimo d'oro da parte del sindaco Michelini, primo gesto seguito poi da tutti i presenti sul palco. Per tutto il periodo di Santa Rosa la brocca seguirà la festa, alle Cene dei Facchini, al Santuario, sotto la Macchina, tutti potranno svuotare le proprie tasche dei fastidiosi centesimi, ma anche banconote sono gradite come ha commentato ironicamente Mecarini. A fine festa sarà aperta, saranno contati i soldi inseriti e saranno donati ad una casa famiglia viterbese.
Terminati i gesti, subito dopo la benedizione della statua, è arrivato il momento più emozionante: l'architetto Ascenzi con due collaboratori della Edilnolo è salito sull'elevatore portandola su, a trenta metri di altezza, collocandola nel punto più alto della città, che la raffigurazione di Rosa guarderà con i suoi occhi benevoli fino alla sera del 3 settembre. Poi sarà la città e le sue strette vie buie ad accoglierla ed abbracciarla, portata a spalla dai Facchini di Santa Rosa.
Teresa Pierini