Folclore

Rinnovato l'amore per la Madonna del Monte

PDFStampaE-mail

Passate, marta, madonna santissima del monte, viterbo, MARTA – Nonostante il cielo plumbeo, in occasione della Festa della Madonna Santissima del Monte, hanno trionfato i colori. Un cromatismo vivo che ha trovato massima espressione nei volti e negli occhi di chi, da decenni a questa parte, è parte integrante di una festa secolare. Radicata nel tessuto sociale e religioso.

Ogni martano ha nel cuore l’amore per la Madonna Santissima del Monte. Con queste parole, don Roberto, ha descritto la totale devozione che, ogni cittadino, nutre nei confronti della Vergine. Un affetto profondo, autentico. Il 14 maggio è stata, come sempre,  una giornata vissuta all’insegna della fede. Profonda e intensa. Lo si percepiva dalle espressioni dei bambini, dei ragazzi, degli adulti e degli anziani al levar della voce: “Evviva la Madonna del Monte”. Perché la Vergine, come recita l’inno del voto, è luce; è stella che guida nell’aurora del cielo.

 

 

Le Passate in onore della Madonna del Monte a Marta

PDFStampaE-mail

madonna del monte, marta, locandina, MARTA – Si è svolta per tutta la settimana la novena di preparazione presso il Santuario, dedicata ai festeggiamenti onore della Madonna santissima del Monte, che arrivano ora al momento più importante.

Domenica 13 maggio, in piazza Umberto I, con la formazione del corteo con i quattro ceri offertoriali delle categorie, e la salita al Santuario per la celebrazione dei primi Vespri Solenni si dà il via, ufficialmente, alla festa con la proclamazione e l’investitura dei “Signori delle categorie”.

Il corteo storico che si vedrà sfilare è composto, nell’ordine, dalle categorie dei Casenghi, Bifolchi, Villani e Pescatori. Ad aprire il corteo, a cavallo, saranno i Casenghi che, un tempo, avevano il compito di sorvegliare le tenute e le case dei proprietari terrieri.

 


E’ in occasione della Festa della Madonna del Monte, a cavallo tra il 13 notte e il 14 maggio, che a Marta si rivive uno dei riti più tradizionali e spettacolari d’Italia; di origine pagana è stata, successivamente, cristianizzata. Sono gli occhi e i volti della popolazione martana a colorare l’atmosfera con sfumature che da anni la contraddistinguono: passione, amore e devozione.

 

L’alba del 14 maggio sarà salutata dal secolare rullo del tamburo, dalle campane e dal coro dei “passanti” che, in corteo, partendo da via Laertina, sfileranno per le vie del paese. Alle ore 6 il vescovo, monsignor Lino Fumagalli, celebrerà la tradizionale messa al Santuario della Madonna del Monte; i frati Minimi di S. Francesco di Paola ebbero in custodia il luogo dalla metà del sec. XVI, fino agli inizi del XIX sec.

Terminato il rito religioso delle 11.30, le quattro categorie effettueranno le tre tradizionali “passate” in omaggio della Madonna santissima del Monte, alla fine del terzo giro, riceveranno la “ciambella”. In serata, alle ore 22.30, sul lungolago, in prossimità del porto, si terrà il grandioso, e famoso, spettacolo pirotecnico.

 

Santa Rosa: nel 2013 sarà nell'Unesco

PDFStampaE-mail

Conferenza stampa, macchina Santa Rosa, unesco,VITERBO – Il riconoscimento ufficiale arriverà a novembre 2013, ma la pratica è stata ormai accettata: l’Italia promuove “la rete delle grandi macchine a spalla italiane” e propone all’Unesco di assegnarle il riconoscimento quale Patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Una grande vittoria che unisce la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, i Gigli di Nola, la Varia di Palmi e i Candelieri di Sassari. E insieme arriva anche l’album delle figurine dedicato al Trasporto.

“Con queste comunità con cui abbiamo lavorato su tutti i livelli – ha precisato in conferenza il sindaco Marini - per fare la giusta pressione per ottenere questo riconoscimento, un percorso complesso, che finalmente è giunto a termine con il governo Monti. La prima difficoltà è stata rappresentata dall’eterogeneità delle manifestazioni, unite comunque in un circuito omogeneo, sotto i beni immateriali. La notizia l’ho avuta dall’ex sottosegretario Giro, decisamente inaspettata. Guardiamo al futuro e già immaginiamo la Macchina di Santa Rosa con questo importante riconoscimento”. L’assessore Contardo ha raccolto i frutti: “Sono l’ultimo a seguire il progetto, ma ho notato subito il grande lavoro di tutti, specie di Patrizia Nardi, che ha avuto l’idea vincente della rete. Non ci speravo più, durante l’ultima riunione si erano aggiunte una serie di altre candidature e la strada si faceva difficile. Il grande impegno di tutte le amministrazione coinvolte ha portato il risultato sperato”.

 
 

Palio Sant'Anselmo: la lunga attesa premia l'esperienza

PDFStampaE-mail

palio sant'anselmo, bomarzo, carro, BOMARZO – Un Palio infinito ha caratterizzato l’edizione 2012 della tradizionale corsa in onore di Sant’Anselmo.

L’attesa dei cittadini bomarzesi, e dei tanti turisti, era alta, perché lo scorso anno il Palio non fu disputato per il maltempo. Una tradizione molto sentita nel paese, che risale a secoli fa, sicuramente almeno al 1642, data di un antico libro contabile dove è stata annotata la spesa per la realizzazione del Palio.

La festa è iniziata nel pomeriggio, con la sagra del biscotto e la fiera, e poco dopo il corteo storico che ha accompagnato cavalli e cavalieri nel luogo dove si disputa il Palio. L’arena ha accolto i cinque cavalli in gara: Istrix per il rione Dentro, Isopac per Madonna del Piano, i due più esperti, Nottambulo per Croci, Nun te reggo cchiù per Poggio e, unica femminuccia, Melissa bella per il Borgo.

(Guarda la Photo Gallery)


Un giro d’onore tra gli applausi del pubblico che nel frattempo ha riempito tribune e spalti, e largo allo spettacolo. Al centro dell’ippodromo si sono esibiti gli Spadaccini di Soriano e i mini sbandieratori Città di Giove, tra mille difficoltà per l'insistente vento, per poi dare spazio al saluto dei carabinieri a cavallo, che hanno trottato e poi offerto la “carica”. Al suono dei tamburini di tutti i rioni hanno di nuovo fatto ingresso i cinque cavalli in gara, pronti a disputare il palio su tre giri, per aggiudicarsi tanto onore e il Palio dipinto da Felice Ludovisi, recentemente scomparso.

Ed è proprio alle 18 che inizia l’estenuante attesa per la partenza del palio. Complice un mossiere forse troppo puntiglioso, ben due le ammonizioni inflitte al fantino del rione Croci, è un continuo richiamare all’ordine, che frutta una decina di false partenze, che innervosiscono anche il pubblico. Sono ormai superate le 19 quando l’ennesima confusa partenza viene finalmente data per buona, la posizione della giuria avrà sicuramente fatto fare la scelta giusta, anche se il cavallo di Madonna del Piano non se ne rende conto e nemmeno parte. L’onore di entrare al volo spetta al rione Dentro, e il fantino coglie l’attimo giusto, e riesce a mettersi alla testa della gara, inseguito, a distanza dal fantino del rione Croci. Nei tre giri è proprio Nottambulo che si impegna al massimo per raggiungere Istrix, ma l’impegno non basta, e taglia il traguardo che assegna la vittoria, ancora una volta, al rione Dentro, dove la festa proseguirà fino a notte fonda.

Teresa Pierini

 

Bomarzo in festa per Sant'Anselmo

PDFStampaE-mail

Bomarzo vista borgo palazzo orsiniBOMARZO – Tutto pronto per onorare il santo patrono: Sant’Anselmo, con la tradizionale Sagra del biscotto e il Palio. Il borgo si anima con una festa dove folclore e religione si intrecciano come nelle migliori tradizioni delle feste popolari italiane.
La festa è in onore del vescovo che fu signore del territorio, nel VI secolo,  che salvò più volte il borgo dagli invasori gotici. L’appuntamento religioso più importante è la veglia notturna con la processione delle sante reliquie.
Alla cerimonia religiosa si affianca, dagli anni ’70, la sagra del biscotto, una ciambella dolce e morbida che veniva offerto ai pellegrini proprio dal Santo. Ancora oggi le donne di Bomarzo preparano il lievito naturale e il miscuglio di olio, vino, zucchero, limone e anice, conosciuto come “zozza”, fanno riposare l’impasto per poi cuocerlo nel forno a legna, prima di “ungerlo” con le uova, che dona alla ciambella un aspetto lucido.

 
 

Pagina 229 di 230