VITERBO – In centinaia, domenica, al Teatro Carcano di Milano, per l’evento “LiberaItalia. Europa, Fisco e Giustizia. Idee per liberare l’Italia da populismo, statalismo, giustizialismo”, organizzato dalla Fondazione Einaudi, con Flavio Tosi, sindaco di Verona e segretario di Fare!, Enrico Zanetti, segretario di SC, e Guy Verhofstadt, presidente dell'Alde Group al Parlamento Europeo. Tra i presenti una delegazione di Fare! Viterbo, guidata dal coordinatore Federico Fracassini.
L’appuntamento è servito per gettare le basi per un nuovo progetto.
“LiberaItalia – ha dichiarato Guy Verhofstadt - non sarebbe male come nome per un partito politico”.
Flavio Tosi, a cui è stato affidato l’intervento di chiusura dei lavori, ha esordito dicendo che “se ci troviamo oggi a dire quello di cui parlava Berlusconi nel ’94 vuol dire che la seconda Repubblica ha fallito. Dobbiamo creare un’offerta seria e credibile – ha detto ancora il segretario di Fare! -. Salvini e Grillo sono solo delle persone che dicono cose che sanno essere impraticabili: loro non vogliono governare, sanno quello che potrebbe succedere se lo facessero.
Sabato 25 Febbraio 2017 20:38
VITERBO - Un altro pezzo di imprenditoria viterbese se ne va: è scomparso oggi uno dei "maghi del motore", Umberto Cencioni, papà di Daniele e Maurizio che da tempo hanno preso in carico l'onore e l'onore dell'attività di famiglia. Al loro fianco, nel dolore, anche la sorella Silvia e la moglie.
Amava infinitamente moto e macchine, le corse (come mostra questa foto di repertorio) ma anche la meccanica dei motori. Un amore che ha tramandato a figli e nipoti.
Stava combattendo la sua battaglia con un cuore un po' stanco, ricoverato in una clinica romana, era pronto per uscire ma poi la situazione è precipitata e questa mattina all'alba è stato proprio il cuore a smettere di battere.
Immediato il cordoglio dei viterbesi che si sono stretti ai figli. Daniele ha provato a salutarlo con una promessa: "Tempo fa aveva detto che poteva pure andarsene dopo aver visto l'officina nuova al Poggino, al di là del ponte della superstrada. Da anni è una realtà e forse avrà pensato che era il momento di partire per il suo viaggio".
VITERBO - Questa mattina, venerdì 18 novembre 2016, presso la Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare/Comando aeroporto di Viterbo si è tenuta la cerimonia di consegna dei gradi di Maresciallo di terza classe agli 84 frequentatori del 17° corso Uriel.
La cerimonia, che si è svolta alla presenza delle autorità civili e militari di Viterbo e dei familiari dei neo-promossi Marescialli, è stata presieduta dal Comandante della Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare e dell’Aeroporto di Viterbo, Colonnello Roger Michele Vai.
Dopo l’intervento introduttivo del Colonnello Leonardo Moroni, Comandante dei corsi e Vice Comandante della Scuola, che si è complimentato con i neo-Marescialli per l’importante traguardo raggiunto al termine di due anni impegnativi ma ricchi di soddisfazione hanno avuto inizio le operazioni di consegna dei gradi e delle sciabole a cura di alcune delle autorità presenti che hanno insignito simbolicamente del grado di Maresciallo di terza classe l’intero Corso Uriel rappresentato dal Capo Corso, dal Vice Capocorso e da alcuni allievi ritenuti particolarmente meritevoli; è stato questo un momento particolarmente emozionante, suggellato dalla consegna al capocorso, da parte del presidente Massimo Mecarini, della sciabola d’onore sulla quale è stata incisa una rosa, simbolo del Sodalizio e testimonianza del forte vincolo di vicinanza tra la cittadinanza di Viterbo ed il Reparto.
Giovedì 08 Settembre 2016 18:52
VITERBO - Ridere sulla vita di ogni giorno: Maurizio Battista è un comico speciale, per niente costruito, che porta sul palco quelle che sono le situazioni vissute da ogni suo spettatore. Non è difficile guardarsi intorno e vedere il pubblico annuire e sottoilneare come "si, succede anche a me!"
Ora che è diventato di nuovo papà, bellissima la sua Anna, nata il 3 agosto scorso dal matrimonio (il terzo, ci scherza lui stesso) con Alessandra Moretti, nello spettacolo si sommano anche le storie di famiglia, con le ecografie e le visite a caro prezzo prima, le notti sveglie e i cambi di pannolino poi.
Viterbo è quasi la sua seconda patria, viene spesso e ne conosce le criticità. Parte ancora una volta dall'aeroporto, confidando che la battuta sullo scalo perso nel deserto fa ridere ovunque. Ahimé. Salta da un argomento all'altro, si fa trascinare dai commenti del pubblico, si perde, o finge di perdersi. Racconta della sua famiglia, di una mamma persa troppo presto e di un padre che ha capito troppo tardi.
VITERBO - Quasi due ore ostaggio del parcheggio di Valle Faul.
Il destino di decine di auto, e quindi un bel gruppo di persone, che allettate dalla miracolosa presenza dell'ascensore hanno scelto oggi pomeriggio quel parcheggio per raggiungere la fiera di Santa Rosa. La porzione "fortunata" è proprio quella a ridosso del parco che immette verso l'ascensore, quella delimitata dalla fontanella e un solo varco di uscita/entrata.
Cosa accade se l'unico punto di transito, con la richiesta di posti odierna per la fiera caduta in giorno di festa, viene utilizzato come parcheggio? Quello che è accaduto oggi: decine di persone ferme, compresi diversamente abili, per quasi due ore in attesa di risolvere una situazione che facile da risolvere non era.
Due i problemi, nessun imputabile ai poveri poliziotti locali giunti ad aiutare dopo un po', fatto comprensibile le numerose richieste odierne: il fatto che sia stato costruito con un unico punto di accesso che funga da entrata ed uscita (quell'allevamento zanzare al centro era proprio indispensabile?) senza vie di fuga; l'aggravante di non aver delimitato con nessun tipo di segnaletica, né orizzontale né verticale, i posti a disposizione e l'indispensabile passo carrabile per le auto.
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