VITERBO - Al Museo Civico si è tenuta, la scorsa settimana, la presentazione del nuovo libro di Mary Jane Cryan, con l'intervento di Chloé Ercoli Bannister, archeologa e fotografa, che così la descrive: "Malgrado questa zona fosse piuttosto pericolosa all’epoca del Grand Tour, per via della malaria e dei briganti, molti scrittori, viaggiatori, artisti e illustri ospiti si sono fermati qui e molti vi hanno vissuto.
Grazie ai libri di Mary Jane Cryan non solo scopriamo aneddoti e fatti sulla storia del nostro meraviglioso territorio, ma anche storie mai raccontate finora, che grazie ai suoi lunghi anni di ricerca, sono finalmente venute alla luce.
Parlo per esempio - prosegue l'archeologa - del retaggio lasciato dagli Stuart di cui molte informazioni provengono dall’estero. Come testimoniano le lettere custodite nel Castello di Windsor o la ricerca negli archivi di Roma e Liverpool che hanno fatto luce sull’incredibile ascesa di Joseph Denham. Da povero irlandese, pieno di debiti e destinato al carcere, si ritrovò console e ricco proprietario terriero di Proceno, Onano e Centeno.
VITERBO - Una biografia di un’ottantina di pagine (ed. Sette Città, Viterbo) agile e densa di notizie, scritta a più mani, con foto a colori e d’epoca, rievoca la figura di Zeno Scipioni (Ischia di Castro 1926-Viterbo 2011) musicista e compositore, laureato in giurisprudenza, diplomato in violino e studioso di altre discipline collaterali, cui va riconosciuto il grande merito di aver orientato le vicende musicali della Viterbo del dopoguerra, forte anche dei contributi provvidenziali di una famiglia (la moglie Angioletta e i figli Fabrizio e Lucilla) di sana e robusta costituzione bachiana, dove si degusta la buona musica dalla mattina alla sera.
"Dopo l’esperienza del Quartetto d’archi viterbese da lui fondato nel lontano 1950 e fortemente incoraggiato da Leto Morvidi - così lo ricorda Vincenzo Ceniti - Sciponi ha approfondito gli studi su spartiti di illustri antenati della Tuscia Viterbese (i fratelli Mazzocchi di Civita Castellana, i Nanino di Vallerano, Francesco Suriano di Soriano nel Cimino, Domenico Massenzio e Tullio Cima di Ronciglione, Ercole Bernabei di Caprarola ed altri) creando le basi di un nuovo gusto all’ascolto, alternativo all’imperante melodramma, prima con la costituzione, nel 1966, della Camerata Polifonica Viterbese e poi, nel 1979, con la direzione artistica della nascente Scuola musicale di Viterbo.
VITERBO - Dopo i primi due libri incentrati sul dubbio, Giorgio Nisini torna a parlare di incertezza confermandosi uno degli scrittori più originali e visionari della narrativa italiana di oggi. La sua scrittura avvolgente e al contempo cristallina conferisce alla narrazione un tono dai contorni metafisici mettendo in scena, con "La lottatrice di sumo", da oggi nelle librerie, la tormentata storia d’amore di un Orfeo moderno.
Giovanni Cadorna è un fisico alla soglia dei cinquant’anni. Dopo un divorzio e il successo raggiunto con la pubblicazione di un libro scettico sulla possibilità della vita oltre la morte, inizia a dubitare delle proprie certezze in seguito al ritrovamento di un dipinto che lo costringe a fare i conti con il passato e il ricordo di una donna, morta tragicamente più di vent’anni prima.
Decisivo, all’interno di un intreccio costantemente in bilico tra ossessione e raziocinio, ragione e occulto, risulterà l’incontro con Olga, figlia dell’artista esoterico presunto autore dell’opera, che, insieme ad altre figure femminili cariche di significato, darà vigore a una storia fino allo scioglimento della vicenda personale e familiare del protagonista come del mistero legato al quadro.
VITERBO - Primi commenti sull'assegnazione della Macchina di Santa Rosa che sfilerà per le vie della città dal 3 settembre 2015 al 2019, Gloria, progetto presentato dall'architetto Raffaele Ascenzi (leggi l'articolo).
"Ci complimentiamo con l’architetto Raffaele Ascenzi per essersi aggiudicato il progetto della nuova Macchina di Santa Rosa. Un prestigioso riconoscimento all’ingegno di un giovane e apprezzato professionista viterbese - scrive in una nota il presidente della Camera di Commercio. Domenico Merlani - che nell’ideare ‘Gloria’, questo è il nome del modello vincitore, ha saputo infondere testa e cuore, tradizione e religiosità. Ascenzi firma così per la seconda volta la Macchina di Santa Rosa, cara non solo ai viterbesi ma elevata a patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, proprio nell’anno in cui l’Italia è al centro dell’attenzione mondiale con l’Expo”.
Di altro tenore il commento del secondo classificato, ovviamente amareggiato per una piazza che inizia ad andargli stretta, non essendo la prima volta.
"La casta è casta e và rispettata. Ringrazio tutti i viterbesi che mi hanno contattato e mi hanno detto (per l'ennesima volta) che la macchina mia è la più bella! Mi sono stufato di sentirmi dire tutto ciò - si sfoga Gianluca Di Prospero su Facebook - questo è il quarto appalto che faccio, ho sempre vinto la giuria popolare e persa quella comunale... se veramente è bella allora ribellatevi.
ROMA - Federico Fracassini sempre al fianco di Flavio Tosi: la nuova occasione di incontro è stata la manifestazione “Sveglia il Cdx anche tu!”, dove il sindaco di Verona era tra i protagonisti insieme a Giorgia Meloni, Adolfo Urso e Raffaele Fitto. Il Teatro Adriano a Roma ha ospitato l’evento organizzato dai giovani di centrodestra, iniziato con la voce della gente, studenti, imprenditori, tutti a chiedere una maggiore partecipazione che dovrebbe sfociare nelle primarie. Adolfo Urso ha dato avvio al dibattito esprimendo solidarietà alla Francia per i tristi fatti accaduti, ma anche ai tanti cristiani trucidati nel mondo, chiedendo ai presenti di osservare un minuto di silenzio sottolineato da una matita in mano.
Seduto tra tanti politici, tra cui Guidi, Storace, La Russa, il coordinatore provinciale di Patriae, Federico Fracassini, ha ascoltato l’applauditissimo intervento di Tosi, presente come esponente della Lega e soprattutto come leader del movimento Ricostruiamo il paese. “Ho trovato interessanti gli interventi precedenti, quello che non viene mai ascoltato dal Governo Renzi, che anziché preoccuparsi di legge elettorale e riforme sterili dovrebbe affrontare burocrazia e debito pubblico.
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